Stretta fino a Pasqua Cosa cambia da “rossi”

ROMA Alla vigilia della stretta, soprattutto nelle grandi città, si sono riviste nel fine settimana folli scene di assembramenti e movida. Così sono scattate migliaia di denunce e sanzioni. Un segno di insofferenza che non è un buon viatico per il giro di vite che da oggi vedrà in “zona rossa” ben 11 Regioni (Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia e Veneto) oltre alla Provincia di Trento. In arancione Abruzzo, Toscana, Umbria e la Provincia di Bolzano. In giallo (ma sino al 2 aprile e nella giornata del 6 aprile in tutte le zone gialle si applicheranno le disposizioni delle zone arancioni) ci sono Calabria, Liguria, Sicilia e Valle d’Aosta. Infine la sola Sardegna è n area bianca.
Tre giorni di stop nazionale
Nei giorni clou di Pasqua e Pasquetta – sabato 3, domenica 4 e lunedì 5 aprile – tutto il territorio nazionale (tranne la Sardegna che è zona bianca) sarà in rosso. Con un’unica deroga nei tre giorni: ovvero quella che consentirà tra le 5 e le 22, una sola volta al giorno e al massimo in due persone (più under 14 o persone non autosufficienti), di andare a trovare a casa loro all’interno della propria Regione parenti, amici e amiche, fidanzati e fidanzate (o di ospitarne due nella propria abitazione). Nelle zone rosse saranno chiuse tutte le scuole, i negozi non essenziali (aperti market e supermarket alle librerie, farmacie, benzinai, edicole, telefonia ed elettrodomestici, chiusi parrucchieri, barbieri e centri estetici). Bar e ristoranti chiusi al pubblico, ma fino alle 22 è consentito l’asporto. Dalle 18 però per gli esercizi senza cucina non possono più vendere a portar via. Nessun limite alle consegne a domicilio. Attività motoria vicino casa e attività sportiva in solitaria anche in parchi e giardini. Ok alle seconde case anche fuori Regione per il nucleo familiare.
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