Milano
9:01 pm, 11 Marzo 21 calendario

“Corona torni in cella” Lui si ferisce e va all’ospedale

Di: Redazione Metronews
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Fabrizio Corona deve ritornare in carcere. I giudici del tribunale della Sorveglianza di Milano hanno revocato i domiciliari, dopodiverse violazioni. All’annuncio della revoca dei benefici Corona ha dato in escandescenza sui social mostrandosi in un video sporco di sangue. «Questo è solo l’inizio» le parole via Instagram che ha rivolto ai due magistrati ritenuti colpevoli. «Quant’è vero Iddio sacrificherò la mia vita per togliervi da quelle sedie. Vergogna», ha detto sui social mostrando una lieve ferita all’avambraccio e macchie di sangue sparse sul pavimento. Ha inveito contro i poliziotti che hanno bussato alla sua porta per eseguire l’ordine dei giudici della Sorveglianza di Milano. L’ex fotografo ha continuato a pubblicare sul suo profilo Instagram anche i momenti di tensione e le urla contro i poliziotti. Ammanettato a terra, è stato trasportato all’ospedale Niguarda per essere medicato prima del trasferimento in carcere. E’ stato poi ricoverato in psichiatria.
«Non permettiamo immagini o video di autolesionismo su Instagram, ed eliminiamo questi contenuti ogni volta che ne veniamo a conoscenza. I post e le storie di Fabrizio Corona di oggi sono stati rimossi». Così in una nota un portavoce di Facebook, azienda che gestisce Instagram, sul quale erano stati pubblicati i video del re dei paparazzi.
La decisione dei giudici della Sorveglianza arriva dopo più diffide –  violazione delle norme anti Covid con la presenza del personal trainer a casa sua, partecipazione a trasmissioni tv, il coinvolgimento di recente in una truffa – sebbene le relazioni degli esperti certifichino i passi avanti fatti e la fine da ogni dipendenza. Una ricerca di un equilibrio riconosciuta dai giudici, ma che va arginato di fronte a infrazioni sempre più numerose – quattro le denunce a suo carico negli ultimi mesi -, come di chi si sente al di sopra della legge. Un percorso di cura che ora Corona potrà proseguire dietro le sbarre. 
Era il 12 marzo 2007 quando per la prima volta Corona entrò in carcere nell’inchiesta Vallettopoli che lo vede alla sbarra per estorsione. Quei ricatti fotografici segnano la sua fama e gonfiano il suo personaggio: realizza un servizio fotografico che lo ritrae dietro le sbarre e scrive un libro. E’ l’inizio di un’escalation che lo porta a dover rispondere di reati fiscali e bancarotta fraudolenta, il tutto contornato da provocazioni social, storie con donne famose, e da una diagnosi che gli riconosce un disturbo della personalità di tipo borderline. In carcere Corona adesso rischia di starci a lungo: fine pena 20 marzo 2024 (la Cassazione deciderà se sottrarre nove mesi già scontati a dire della difesa), ma rischia di dover fare i conti con le accuse di resistenza a pubblico ufficiale e minacce.  
 
 
 

11 Marzo 2021
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