Juventus, dopo il flop serve una reazione

CALCIO Fallito nuovamente l’allunaggio sul pianeta Champions League, in casa Juventus è tempo di bilanci. L’inutile vittoria per 3-2 ai supplementari contro il Porto ha determinato il terzo fallimento consecutivo negli ultimi tre anni: le precedenti uscite di scena prima del Porto hanno il nome di Ajax (quarti, stagione 2018/2019) e Lione (ottavi, stagione 2019/2020). L’acquisto di Ronaldo, il più oneroso della storia del calcio italiano (oltre 200 milioni il suo impatto totale sulle casse della Juve), portato a termine con il chiaro obiettivo di vincere la Champions, ha prodotto finora come miglior risultato un quarto di finale. Un pò poco. E ieri, sempre a proposito di conti, la Juventus ieri ha dovuto inghiottire un altro boccone amaro: all’apertura delle contrattazioni in Borsa il titolo del club bianconero ha fatto registrare un saldo negativo del 6.5% oscillando tra il 5.68 e 5.80 nelle ore successive. 
 Pirlo e la colomba
«Speriamo di poterci riprovare l’anno prossimo, ora spero di poter mangiare la colomba» ha detto ieri a Striscia la Notizia  Andrea Pirlo,  masticando amaro. E, mentre sui social i tifosi insorgevano (alcuni rimpiangendo Sarri), mentre Nedved usciva dal campo prendendo a calci un cartellone pubblicitario, un grande ex come Alex Del Piero, conoscendo l’ambiente, ha detto a Sky che «è il momento di reagire, questa sconfitta dà l’opportunità di cambiare qualcosa e di portare tutto quello che di buono c’è in campionato». E il campionato della Juventus ripartirà dalla Sardegna Arena. Serve mettere una toppa a questa stagione. Negli ultimi due anni le delusioni di coppa sono costate il posto a Sarri e Allegri, il tecnico bianconero invece ha detto  «Sono tranquillo, il progetto è appena iniziato». Ma sa che non può tirare ancora a lungo la corda.