Sanremo 2021
3:00 pm, 7 Marzo 21 calendario

Sanremo, polemiche e lamentele, da Peyote a Meta

Di: Redazione Metronews
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SANREMO «Non ho consigli da dare ai Maneskin, non ne hanno bisogno, ma una cosa la voglio dire: andate lì, spaccategli il culo e portate in Italia l’Eurovision Song Contest». Così Ermal Meta in chiusura della conferenza stampa con i vincitori del Festival di Sanremo e con il resto del podio, per l’appunto Meta, classificatosi terzo, e il duo Francesca Michielin-Fedez.
La 65esima edizione dell’annuale concorso canoro si terrà all’Ahoy Rotterdam a Rotterdam, nei Paesi Bassi, dal 18 al 22 maggio. In caso di vittoria, toccherebbe all’italia organizzare l’appuntamento internazionale l’anno successivo. L’Italia ha vinto la competizione due volte: la prima volta nell’edizione 1964 svoltasi a Copenaghen con l’allora sedicenne Gigliola Cinquetti e la canzone «Non ho l’età (per amarti)», la seconda nel 1990 a Zagabria con Toto Cutugno e la canzone «Insieme: 1992».
Ermal, grande favorito della vigilia, vincitore anche del premio Miglior composizione musicale Giancarlo Bigazzi al Festival di Sanremo 2021 (assegnato dall’Orchestra del Festival) ha risposto per le rime a un polemico Willie Peyote.
Il rapper torinese ha dato del ruffiano ad Ermal Meta, terzo classificato, per aver cantato “Caruso” nel giorno dell’anniversario della nascita di Lucio Dalla. E ha usato parole “pesanti” anche contro Francesco Renga.  Mentre Meta ha risposto sui social, in difesa di Renga è arrivata inaspettata Ambra Angiolini.  Intanto anche Colapesce Dimartino hanno qualcosa da ridire… per altri motivi. Insomma, il Festival è finito, ma le polemiche sono appena cominciate. Tutto secondo tradizione! Anche senza pubblico in sala.
Così la risposta di Ermal Meta è arrivata via social: «Caro @willie_peyote voglio farti un dispetto e dirti quello che penso. Penso che tu sia bravo. Ieri eravamo a due metri di distanza nei camerini e se mi avessi detto di persona queste parole, saresti stato il coraggioso che appari sul palco. Buona fortuna e buona musica».
A difendere Francesco Renga arriva Ambra Angiolini che sui social ha commentato così le parole di Willie Peyote: «Gli altri fanno i paraculi o ca…no sui microfoni, ma quello che esce dalla sua bocca è l’unica cosa che puzza».
E Colapesce e Dimartino dicono: «È stato brutto non essere stati premiati sul palco dell’Ariston», insoddisfatti per aver ricevuto il premio della critica Lucio Dalla della sala stampa senza essere stati chiamati a salire insieme agli altri vincitori.
E, per chiudere in bellezza (o bruttezza) ecco l’indomito Willie Peyote, vincitore del premio della critica intitolato a Mia Martini: «È stato brutto e triste, non che volessi salire sul palco, ma che ce lo consegnassero in una busta della spesa… non te lo godi proprio per niente». Insomma le lamentele continuano a piovere su un Festival che di eccezionale, probabilmente, ha avuto solo le poltrone vuote o piene di palloncini di ogni colore e foggia!
 
 
ORIETTA CICCHINELLI

7 Marzo 2021
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