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6:07 pm, 6 Marzo 21 calendario

Dopo lo stop ai dazi volano gli ordini dagli Usa

Di: Redazione Metronews
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Pioggia di ordini per il Grana Padano dopo la sospensione dei dazi decisa da Ue e Usa.  “Da tempo aspettavamo un cambio di rotta nei rapporti fra Usa e Ue che la nuova amministrazione Biden aveva già fatto intuire. Ci avevamo anche puntato inviando alla Casa Bianca una forma di Grana Padano Riserva decorato con il tricolore e la “Stars and stripes”. Ma non ce lo aspettavamo in tempi così stretti per la diplomazia ad appena quaranta giorni dall’insediamento. Siamo estremamente soddisfatti e già arrivano richieste dagli Usa”, dice Stefano Berni, Direttore Generale del Consorzio Grana Padano. I dazi per un anno e mezzo hanno fortemente penalizzato l’agroalimentare e l’industria europei. Sarà così possibile subito tornare ad esportare negli States senza l’aggravio che dal 18 ottobre del 2019 faceva lievitare del 25% i costi di ingresso.     “I dazi pesavano per un quarto del prezzo dell’export verso gli Usa che per il Grana Padano DOP toccava 160mila forme – sottolinea Berni -. Con questa intesa, per quattro mesi si sono tolti i dazi su 65 milioni di prodotto, pari ad oltre 16 milioni di euro che non saranno così aggiunti e pagati da buyers e consumatori”. Da Oltreoceano arrivano già le chiamate degli importatori. “I nostri partner commerciali negli Usa stanno già chiedendo più prodotto – conclude Berni – Essendo inoltre formaggio stagionato, il Grana Padano DOP può essere stoccato negli Usa in modo da creare una riserva se, nell’eventualità che non ci auguriamo, dopo i 4 mesi di sospensiva si ritorni ai dazi”. 
Soddisfazione anche da parte di Federvini : “Finalmente una buona notizia – commenta Micaela Pallini, Presidente del Gruppo Spiriti di Federvini – e naturalmente si tratta di un primo passo.  Ci auguriamo davvero che questa tregua temporanea di 4 mesi possa trasformarsi in un accordo che superi la disputa Airbus – Boeing, sulla quale tra l’altro il nostro Paese non c’entra assolutamente nulla”.  Durante l’applicazione dei dazi sui liquori e cordiali italiani, l’export italiano negli Stati Uniti, che negli ultimi anni aveva visto un crescente successo di vendite e consensi, è crollato del 40%, un duro colpo per il comparto che rappresenta decine di marchi storici italiani.
 “Un cambiamento di passo atteso e necessario che apre nuove prospettive”: così Luigi Scordamaglia, consigliere delegato di Filiera Italia, commenta la sospensione reciproca per 4 mesi dei dazi fra Usa e Europa. “Gli Usa sono il nostro primo mercato di esportazione  fuori dall’Ue e si avviano a diventare il primo assoluto, l’export italiano in quel Paese infatti vale quasi 5 miliardi di euro con una crescita record di oltre il 6% anche nel 2020 e la sospensione di dazi e contro-dazi mette al riparo oltre mezzo miliardo di Made in Italy”.
Si tratta principalmente di formaggi di eccellenza Grana Padano, Gorgonzola, Asiago, Fontina, Provolone ma anche salami, mortadelle, crostacei, molluschi agrumi, succhi, cordiali e liquori come amari e limoncello le cui esportazioni negli Stati Uniti risultavano gravate da tasse del 25%.
Era stata la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, dopo un colloquio telefonico con il presidente americano, Joe Biden, ad annunciare “in segno di un nuovo inizio di sospendere tutte le tariffe imposte nel contesto delle controversie Airbus-Boeing, sia su prodotti aerei che non aerei, per un periodo iniziale di quattro mesi”. “Entrambi ci siamo impegnati a concentrarci sulla risoluzione delle nostre controversie sugli aeromobili, sulla base del lavoro dei nostri rispettivi rappresentanti commerciali. Questa è un’ottima notizia per le imprese e le industrie su entrambe le sponde dell’Atlantico e un segnale molto positivo per la nostra cooperazione economica negli anni a venire”, ha dichiarato la presidente della Commissione. 

6 Marzo 2021
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