Noemi
6:49 am, 1 Marzo 21 calendario

Noemi: «Oggi sono finalmente io!»

Di: Redazione Metronews
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MUSICA Quella di Sanremo 71 sarà un’altra Noemi. Rinnovata nel cuore e nell’anima, come nel look che riflette l’acquisita consapevolezza di sé, di quando ci si riappropria del corpo amandosi. E “Glicine” (brano che presenta all’Ariston e che anticipa l’album d’inediti Metamorfosi, in uscita il 5 marzo) è anch’esso un colore nuovo per la rossa dalla voce graffiante. 
Noemi, soddisfatta del cambiamento?
«Sì. Finalmente oggi sono quella che volevo essere. Ma la vita, si sa, è sempre un divenire». 
Come nasce “Glicine”?
«Sono uscita dal mio guscio per entrare in contatto con persone e cantautori nuovi. Avevo bisogno di sfide e colori cangianti rispetto alla mia produzione, ma anche per la mia voce, senza dimenticare i miei punti di forza. Conoscere Ginevra (giovane coautrice del brano, ndr.) è stata una ventata di freschezza. Questa melodia mi fa tirar fuori una nuova sensibilità e un nuovo fraseggio che per me è stato ostico all’inizio. Mi sono avventurata in un territorio inesplorato: ero un po’ a disagio poi il pezzo me lo sono cucito addosso. Anche perché mi sento molto vicino alla donna della canzone che, finito un amore, trova la forza di riemergere. Come un Glicine, pianta dalle forti radici, ma dalla fioritura fragile e delicata».
Sanremo 71 che sapore ha per lei?
«A parte il contesto complicato, per il momento che stiamo vivendo causa covid, spero trasferisca forza e speranza. Io lo vivo come fosse il primo: ho acquisito tante cose di me che mi sento rinata. Voglio attraversarlo con emozione. Sono mesi, poi, che non si canta dal vivo e per gli altri, e ora nonostante il teatro vuoto, canteremo per milioni di persone in tv».
Cosa si aspetta?
«Spero solo che la mia metamorfosi venga capita. Voglio fare una bella performance. Arrivare alla gente, dare un momento di sogno vista la dura realtà».
“Metamorfosi” (album autobiografico, dove il pop incontra l’underground in modo contemporaneo) porta le firme di autori come Franco 126, Neffa, Dario Faini… 
«È la diapositiva di un salto, perché a livello umano c’è stato. Ho vissuto un momento di buio: ero in un vicolo cieco e dovevo lavorare su me stessa come persona e artista. Fare chiarezza dentro è fondamentale. La fisicità? La cambi per te per farti piacere, per amarti. Anche la scelta delle canzoni è diversa: mi sono confidata con gli autori e loro hanno messo in musica le mie emozioni. Posso dire che la mia identità come persona ora è a fuoco». 
Ha richiesto molto coraggio mettersi a nudo?
«Sì, ero abituata a non affliggere gli altri. Mi piace portare la risata, un tocco di frivolezza di solito, ma stavolta mi sono esposta. Come fa sempre Loredana Bertè con le sue canzoni: un’artista che amo profondamente, perché quel che canta parte da lei».
Per la serata cover farà “Prima di andare via” con Neffa. 
«Ho sempre amato Neffa in tutte le sue virate e la canzone è un messaggio di speranza. Dentro c’è una parola importante: “redenzione”. E nel nuovo disco c’è anche un pezzo di Neffa, Tu non devi: parla di come resistere agli imprevisti della vita. È un brano più scanzonato e positivo degli altri, molto R’n’B. Un passo in più verso la consapevolezza e la felicità».
 
 
 
ORIETTA CICCHINELLI

1 Marzo 2021
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