Rider, la Procura impone assunzione per 60mila fattorini

Una notifica alle società di delivery che impone l’assunzione di 60mila rider come lavoratori parasubordinati, ovvero collaboratori coordinati e continuativi “perché non è possibile sostenere che siano lavoratori autonomi”. E’ quello che la procura di Milano imporrà alle principali società di delivery con una notifica dopo la maxi indagine coordinata dalle pm Tiziana Siciliano e Maura Ripamonti e condotta dal Nucleo tutela lavoro dei carabinieri.
Nella indagine sono stati controllati e interrogati in un solo giorno mille rider e le posizioni di 60mila su tutto il territorio nazionale sono state controllate per arrivare ad elevare ammende per 733 milioni.  Ad essere colpite dalle multe sono praticamente tutte le piattaforme di consegne di cibo: Glovo, Uber Eats, Deliveroo, Foodinho, Jest Eat.
Scatta,  ha spiegato la pm Ripamonti, il “divieto di cottimo” e i fattorini “non potranno essere pagati a consegna” da questo momento in poi. Dunque dovranno avere uno stipendio di base fisso.
Le società hanno tempo 90 giorni per adeguarsi  altrimenti scatta il decreto ingiuntivo. “La situazione di illegalità è sotto gli occhi di tutti – ha poi spiegato l’Aggiunta Siciliano -. Diciamo al datore di lavoro di applicare per quel tipo di mansione che svolgono i rider la normativa, di applicare i contratti adeguati e quindi ci devono essere quelle assunzioni”.