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6:43 pm, 15 Febbraio 21 calendario

Il Governo Draghi alla prova della fiducia

Di: Redazione Metronews
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ROMA Al via mercoledì, alle 10, le comunicazioni del premier Mario Draghi nell’aula del Senato, in vista del voto di fiducia al governo, previsto in serata. Subito dopo l’intervento di Draghi dovrebbe esserci una sospensione per consentire al presidente del Consiglio di depositare le linee programmatiche alla Camera. Quindi la discussione generale dovrebbe riprendere a Palazzo Madama verso mezzogiorno, per poi andare avanti sino a sera con qualche sospensione per le sanificazioni anti Covid. La “chiama” finale dei senatori è prevista intorno alle 20.30. Il passaggio alla Camera è previsto per giovedì.
Larga maggioranza
L’ex presidente della Bce otterrà in entrambi i rami del Parlamento una fiducia larga, tra le più ampie della storia repubblicana. I contrari non dovrebbero essere infatti più di 50 alla Camera e 30 al Senato. Tra questi, oltre ai rappresentanti di Fratelli d’Italia, i “dissidenti” del M5S – una pattuglia in crescita – e Sinistra italiana (schierata contro Draghi, ma con due parlamentari su tre che dovrebbero votarlo). Da giovedì dunque il nuovo esecutivo sarà pienamente operativo – manca solo la nomina dei sottosegretari – e dovrà attivarsi subito su tutti i temi caldi: a partire dalla pandemia con la preoccupazione per le varianti del virus (Salvini ha parlato del caos sullo sci come di uno «strascico del Governo precedente», ma Draghi ha fatto sapere di aver condiviso la scelta del ministro Speranza), al Piano vaccini e ai ristori. Ma c’è soprattutto da mettere mano al Recovery plan, alle misure sul lavoro e a quelle per la scuola.
Conte ritorna prof
«Ci sono tanti modi per partecipare alla vita politica, per il momento vedo il mio futuro immediato, che è il rientro a Firenze come professore universitario». Così l’ex premier Giuseppe Conte, che ha rivendicato la bontà del progetto con Pd e Leu: «Ha già prodotto dei risultati, altri sono in corso di completamento, altri vanno ancora realizzati». Poi ha precisato: «Continuerò a dare il mio contributo nelle modalità che decideremo insieme». Intanto Silvio Berlusconi ha “risarcito” Antonio Tajani nominandolo Coordinatore nazionale di Forza Italia. Ed è maretta tra i Cinque Stelle, con Davide Casaleggio che – pur non avendo cariche nel movimento – invita all’astensione sul Governo Draghi. Tra oggi e domani l’assemblea degli iscritti al M5S è chiamata in seconda convocazione (dunque senza alcun quorum previsto) a votare sulla piattaforma Rousseau la modifica dello Statuto con la nuova governance collegiale.
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15 Febbraio 2021
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