la crisi di governo
8:46 pm, 3 Febbraio 21 calendario

Partiti in ordine sparso mentre inizia la conta

Di: Redazione Metronews
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ROMA L’incarico a Draghi ha scompaginato i partiti, alle prese con nuove alleanze e difficili equilibri interni. Così la strada dell’ex presidente della Bce si annuncia in salita. Il M5S ha assicurato di non voler dare il proprio via libera al governo tecnico e, di fatto, ha rimesso in discussione l’alleanza con Pd e Leu. Per tenere insieme tutta la maggioranza, e recuperare Conte, il Pd ha messo in campo i suoi dirigenti di peso. Il segretario Zingaretti ha chiesto un incontro con Speranza e Crimi «per non disperdere il patrimonio unitario». La linea del sostegno al tentativo di Draghi è stata accolta dai gruppi parlamentari dem e Franceschini ha lanciato un appello a Conte perchè riporti il M5S sulla strada del dialogo.
Il no del M5S
Ma sono tanti e di peso gli esponenti del M5S che non vogliono sentire parlare di governo tecnico. Per il capo politico Vito Crimi «non fa il bene del Paese». Un punto di vista condiviso da Di Maio: «Le regole della democrazia sono chiare. E credo che la via democratica alla ricostruzione dell’Italia, in virtù anche del lavoro svolto, sia quella di un governo politico», ha detto  il ministro degli Esteri. Apertamente ostile anche l’area “critica” del Movimento, con Alessandro Di Battista che ha sintetizzato: «Draghi? Se lo voti l’establishment».
Dubbi su Draghi anche all’interno del centrodestra, dove alla contrarietà di Fratelli d’Italia («al massimo un’astensione», ha detto Giorgia Meloni) fanno da contraltare aperture di Forza Italia e Lega. «Abbiamo ribadito che la strada maestra sono le urne», ha detto Salvini dopo un vertice con Tajani e Meloni. Il leader della Lega ha aggiunto: «Siamo persone educate e realiste. Se Draghi ci vorrà ascoltare andremo a capire e valuteremo i contenuti».
Sguardo al pallottoliere
Si cerca di sfruttare ogni minuto utile che separa dall’inizio delle consultazioni, per riannodare i fili del dialogo. Ma si guarda soprattutto con preoccupazione al pallottoliere per verificare se il possibile nascente governo raggiungerà l’asticella della maggioranza a Montecitorio e a Palazzo Madama.
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3 Febbraio 2021
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