Un giorno per celebrare stagni, laghi e paludi
ROMA Con lo slogan “Acqua, zone umide e vita” l’Onu celebra il 2 febbraio in tutto il mondo la Giornata delle Aree Umide, che rinnova e ricorda la firma della Convenzione internazionale di Ramsar (1971, Iran) mirata alla tutela e al contrasto dei processi di perdita delle aree inondate d’acqua in modo permanente o stagionale inclusi stagni, paludi, laghi, fiumi e pianure alluvionali. In Italia nove aree umide di importanza Ramsar sono gestite dal Raggruppamento Carabinieri Biodiversità. Si tratta di aree di particolare interesse nazionale ed europeo per la conservazione di numerose specie animali e vegetali.
Fondamentali per gli uccelli migratori
Zone di connessione che assicurano accoglienza e protezione a centinaia di specie di uccelli migratori provenienti da ogni parte del mondo che transitano ogni anno in queste splendide riserve. Margherita di Savoia in Puglia, Sacca di Bellocchio e Valle di Gorino in Emilia Romagna, Vincheto di Celarda in Veneto, i laghi di Fogliano, Monaci e Caprolace e aree limitrofe (Lazio-Circeo) sono alcuni di questi magnifici scrigni di biodiversità che grazie alla convenzione di Ramsar hanno ottenuto una tutela speciale. Proprio quest’anno la convenzione compie 50 anni e il Raggruppamento Carabinieri Biodiversità celebrerà l’evento organizzando aperture straordinarie al pubblico, birdwatching, convegni e altre attività dedicate alla conoscenza e alla tutela di queste perle di natura.
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