la crisi di governo
7:18 pm, 31 Gennaio 21 calendario

Crisi di governo, stretta su patto di fine legislatura

Di: Redazione Metronews
condividi

ROMA Dopo i big tocca ai “piccoli”. Che puntano senza subordinate al reincarico a Giuseppe Conte. Lunedì parte invece il confronto sui temi programmatici per entrare nel vivo dei contenuti che dovranno comporre il patto scritto per un cronoprogramma di fine legislatura, richiesto da Iv e M5S e condiviso anche dalle altre forze politiche della maggioranza uscente.
«Dagli incontri è emersa da parte delle forze politiche la disponibilità comune a procedere a un confronto su temi e punti programmatici, per raggiungere una sintesi», ha annunciato il presidente della Camera, l’incaricato “esploratore” Roberto Fico che martedì dovrà riferire al Quirinale. Intanto dagli Europeisti (il nuovo gruppo nato per tentare di depotenziare i renziani al Senato) alle Autonomie e le minoranze linguistiche, fino al Centro democratico di Tabacci e al Maie, tutti sono sfilati nel Salone della Regina per ribadire che non c’è alternativa al Conte ter e che, soprattutto, bisogna fare in fretta.
I piccoli con Conte
Tra i consultati dal presidente Fico, nella seconda giornata che ha chiuso il primo round dell’esplorazione, c’è stato anche il socialista Riccardo Nencini. Il “diciottesimo” senatore di Italia viva che ha consentito a Matteo Renzi, prestandogli il simbolo, di costituire il gruppo a Palazzo Madama e che, in occasione dell’ultima fiducia votata al governo uscente prima delle dimissioni del premier, aveva confermato il suo sì al fotofinish (assieme all’ex grillino Ciampolillo). Tra le”new entry” anche l’ex Forza Italia Maria Rosaria Rossi, che ha partecipato alle consultazioni con i “responsabili” del Senato. «Abbiamo ribadito la nostra disponibilità a sostenere un governo politico che, però, non può prescindere da Giuseppe Conte, abbiamo bisogno di continuità», ha spiegato l’ex fedelissima di Silvio Berlusconi.
Renzi non si scopre
Dunque, il “tabellino” aggiornato dopo il fine settimana esplorativo di Fico indica che tutte le forze della maggioranza uscente, dai grandi ai piccoli, vogliono il Conte ter, ad eccezione di Italia viva. Che, come ha precisato lo stesso Renzi, concetto ribadito anche dal presidente del partito Ettore Rosato, «non ha mai posto veti sul nome di Conte», ma prima si deve parlare dei contenuti. E oggi si entrerà nel vivo dei temi. «Si sta ragionando su un governo di natura politica – ha sottolineato Nencini – fondato sulla maggioranza preesistente, allargata a quanti volessero condividere il programma che verrà steso». «Conte è l’unica guida possibile del prossimo governo – ha chiarito Loredana De Petris per Leu – ma il suo nome non è separabile dai contenuti programmatici. Giuseppe Conte deve essere il garante dell’accordo programmatico  di legislatura».
METRO

31 Gennaio 2021
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo