Usa
5:39 pm, 12 Gennaio 21 calendario

Trump, battaglia sul web Fbi in allerta per l’insediamento

Di: Redazione Metronews
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Per ora la battaglia si è spostata tutta nella piazza digitale: Twitter ha annunciato la cancellazione dalla propria piattaforma di oltre 70mila account accusati di aver condiviso contenuti di QAnon, la teoria complottista seguita da molti seguaci di Trump, alcuni dei quali presenti nell’assalto di Capitol Hill. Facebook ha annunciato che provvederà a rimuovere tutti i contenuti con riferimenti all’espressione “Stop the Steal” (Fermate il furto) cara a Trump a proposito dell’ipotetico e mai suffragato da prove furto di voti. Anche Youtube, TiktTok, Twitch e altre piattaforme hanno bloccato account e contenuti. Sull’altro lato della barricata virtuale l’applicazione di microblogging utilizzata dai fan trumpisti Parler, offline dopo essere stata rimossa dai servizi di distribuzione di Apple e Google ha fatto causa ad Amazon. E in Idaho un provider Internet ha  bloccato Facebook e Twitter in risposta alla “censura”. 
Nel frattempo , mentre Trump ha deciso di rifarsi vedere in pubblico ad Alamo, in prossimità del Muro con il Messico di cui si vanta molto,  mercoledì la battaglia passa dallo scenario digitale a quello reale: i democratici hanno presentato una richiesta di Impeachment  per “incitamento all’insurrezione” , definita da Trump “ridicola”, che resta sul tavolo nel caso in cui il vicepresidente in carica Mike Pence non dovesse appellarsi al 25esimo emendamento per la rimozione del presidente, cosa per la verità non probabile. ll vicepresidente, che ha già preso le distanze da Trump e ha annunciato la sua partecipazione all’insediamento di Biden il 20 gennaio, ha fatto sapere che è disponibile a ricorrere al 25esimo emendamento solo nel caso Trump dia ulteriori segni di instabilità. Ma per farlo ha bisogno anche della maggioranza del governo. 
L’Fbi intanto sta monitorando notizie di «varie minacce di fare del male al presidente eletto Joe Biden in vista della cerimonia di giuramento» del 20 gennaio. Lo riferisce la Cnn, aggiungendo dettagli sull’allarme in merito ad altre possibili proteste, anche armate, tra il 16 e il 20 gennaio nella capitale e negli altri Stati Usa. «Altre notizie indicano minacce contro la vicepresidente eletta Kamala Harris e la speaker della Camera Nancy Pelosi». La Guardia Nazionale potrebbe dispiegare fino a 15.000 militari per la cerimonia. Intanto il dipartimento e l’Fbi stanno perseguendo oltre 150 sospetti nelle indagini sull’assalto al Congresso, dopo averne già arrestati e incriminati una quindicina. Nel frattempo la polizia di Capitol Hill ha aperto un’indagine interna su 10-15 agenti per il loro ruolo nell’assalto. Due sono già stati sospesi. 
E intanto gli amici voltano le spalle a The Donald. Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha rimosso una foto che lo ritraeva con il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, sul suo account Twitter. L’immagine di Netanyahu seduto accanto a Trump durante una riunione della Casa Bianca occupava una posizione elevata nell’account ufficiale di Netanyahu, come segno degli stretti legami tra il leader conservatore israeliano e il presidente repubblicano. Netanyahu aveva mantenuto la sua immagine con Trump anche dopo che quest’ultimo era stato sconfitto nelle elezioni Usa a novembre dal democratico Joe Biden. 
Forse più doloroso l’abbandono ventilato dal New York Times, di un altro “amico” : pare che Deutsche Bank non condurrà più alcun affare con Trump, o con le aziende di sua proprietà, Deutsche Bank è il principale partner bancario di Trump, con un totale di 340 milioni di dollari in finanziamenti erogati alla Trump Organization, la holding delle società del presidente attualmente amministrata dai suoi due figli. Deutsche Bank ha rifiutato per il momento di commentare l’indiscrezione, e altrettanto hanno fatto la Trump Organization e la Casa Bianca.
 
 
 
 
 
 
 

12 Gennaio 2021
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