Coronavirus
12:53 pm, 12 Gennaio 21 calendario

Il paziente 1 a Milano già a novembre 2019

Di: Redazione Metronews
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La data di avvio dell’epidemia di Covid 19 potrebbe essere ancora anticipata e ci riguarda direttamente: il nuovo paziente 1 sarebbe una donna milanese di 25 anni, cui era stata fatta una biopsia della pelle per una dermatosi atipica, il 10 novembre 2019, prima quindi del bambino milanese, considerato finora il paziente 1 in Italia, in cui era stata documentata la presenza del virus con un test fatto a dicembre 2019. 
La scoperta è stata pubblicata sul British Journal of dermatology dai ricercatori guidati da Raffaele Gianotti, dell’Università Statale di Milano, in collaborazione con lo Ieo e il Centro diagnostico italiano.  «Sulla base di quanto osservato in questi mesi sui malati di Covid – spiega Gianotti -, che presentavano lesioni cutanee, mi sono chiesto se non fosse possibile trovare qualcosa di simile prima dell’inizio ufficiale della pandemia. Ed effettivamente lo abbiamo trovato negli esami istologici fatti su alcuni pazienti nell’autunno del 2019». I ricercatori hanno infatti riesaminato le biopsie cutanee di dermatosi atipiche, per cui non era stato possibile fare una diagnosi ben precisa nell’autunno 2019. «Nei nostri lavori già pubblicati su riviste internazionali abbiamo dimostrato che esistono in questa pandemia casi in cui l’unico segno di infezione da Covid-19 è quello di una patologia cutanea».  La paziente, contattata successivamente, ha riferito l’assenza dei sintomi dell’infezione da Covid-19, la scomparsa delle lesioni sulla pelle ad aprile e la positività degli anticorpi anti SarsCoV2 nel sangue a giugno 2020.
 Questo nuovo studio si aggiunge a quelli dei mesi scorsi che avevano rilevato la presenza del coronavirus nelle acque reflue del Nord Italia a dicembre 2019, quello dell’Istituto nazionale dei Tumori di Milano che aveva trovato gli anticorpi al virus nei pazienti di uno screening per il tumore del polmone tra settembre 2019 e marzo 2020, e quello del bambino milanese risultato positivo ad un test fatto all’inizio di dicembre 2019.
Un elemento che va a favore della tesi che le autorità cinesi vanno sostenendo fin dalla pubblicazione dello studio dell’Istituto dei tumori, che l’epidemia in realtà non sarebbe partita dalla Cina ma dall’Italia. Propria sulla questione dell’origine della pandemia dovrebbe fare chiarezza la missione le”Oms che dopo vari tira e molla da parte del Governo cinese dovrebbe arrivare in loco il 14 gennaio. 
 
 

12 Gennaio 2021
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