Usa
9:06 am, 9 Gennaio 21 calendario

Twitter, stop a Trump anche sull’account di Potus

Di: Redazione Metronews
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Non solo il suo account personale: Twitter stoppa Trump anche sull’account ufficiale della presidenza degli Stati Uniti: ha infatti ritirato una serie di messaggi pubblicati dall’account POTUS (Presidente degli Stati Uniti), dove il capo della Casa Bianca uscente si era lamentato della chiusura del suo account personale che conta decine di milioni di follower. “Usare un altro account per evitare la sospensione è contro le nostre regole – ha spiegato un portavoce di Twitter – Abbiamo quindi preso provvedimenti contro i recenti tweet sull’account @POTUS”. La società ha fatto sapere che “gli account governativi come @POTUS e @WhiteHouse non verranno sospesi in modo permanente, ma adotteremo misure per limitarne l’utilizzo”.
Il presidente ha accusato Twitter di aver cospirato con i suoi nemici politici “per farmi tacere”, accusa arrivata dopo che la piattaforma social ha sospeso definitivamente il suo account. “Twitter è andato sempre più in là nel vietare la libertà di parola, e questa sera i dipendenti di Twitter si sono coordinati con i Democratici e la Sinistra Radicale nel rimuovere il mio account dalla loro piattaforma, per zittirmi – e tu, i 75.000.000 di grandi patrioti che hanno votato per me”, aveva detto in una serie di tweet dall’account ufficiale @POTUS. Il post è stato quindi rapidamente cancellato.
Donald Trump sta intanto valutando la possibilità di mettere in piedi una propria piattaforma social per veicolare senza filtri i suoi messaggi. Lo ha detto lo stesso presidente uscente degli Stati Uniti. “Non ci silenzieranno”, ha detto Trump, affidando a un comunicato della Casa Bianca questo intento. “Abbiamo negoziato con molti altri siti e presto avremo un grande annuncio”, ha aggiunto.
Già altre piattaforme – Facebook, Instagram, SnapChat e Twitch – avevano sospeso nei giorni scorsi il profilo di Trump a tempo indeterminato. Nessuno di questi blocchi è però significativo come quello attuato da Twitter, la rete sociale favorita di Trump, un account da cui ha inviato più di 55mila messaggi in 11 anni e che contava 89 milioni di follower.   Il megafono che il presidente ha usato freneticamente durante i suoi quattro anni al potere, con annunci che spesso hanno sorpreso i suoi stessi uomini, ora è vuoto, senza nemmeno le foto del profilo del presidente, e con il messaggio “account sospeso”.  L’azienda di San Francisco ha spiegato la sua decisione evocando i rischi di “nuove istigazioni alla violenza”, due giorni dopo i disordini dei sostenitori di Trump che hanno invaso il Campidoglio per diverse ore. “Le nostre regole di interesse pubblico esistono per consentire alle persone di ascoltare direttamente ciò che i funzionari eletti e i leader politici hanno da dire”, ha aggiunto la società, “tuttavia, abbiamo chiarito per anni che questi account non sono completamente al di sopra delle nostre regole e che non possono utilizzare Twitter per incitare alla violenza, tra le altre cose”.     Ma dopo i fatti del Congresso, una lettera interna di 350 dipendenti e dirigenti del social network aveva chiesto il passo al ceo, Jack Dorsey. Ma sono stati i due ultimi tweet del presidente a innescare la decisione di rimuovere definitivamente l’account di Trump. 

9 Gennaio 2021
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