Nucleare
9:02 am, 5 Gennaio 21 calendario

Scorie nucleari, ecco le aree idonee a ospitarle

Di: Redazione Metronews
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Con il nulla osta del ministero dello Sviluppo Economico e del Ministero dell’Ambiente la Sogin ha pubblicato la  Carta Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee (Cnapi) sul sito www.depositonazionale.it . La proposta, viene precisato sul sito del Deposito nazionale, costituisce “il primo passo di un percorso condiviso e partecipato”. Elaborata dalla Sogin, la proposta di Cnapi  stata validata dall’Isin (ex ISPRA), e successivamente dai ministeri. La sua pubblicazione apre la fase di consultazione pubblica.
Sono 14 le aree potenzialmente idonee in Sardegna a ospitare il deposito nazionale delle scorie nucleari: 4 sono state individuate nell’Oristanese e 10 nel Sud Sardegna (Siapiccia, Albagiara, Assolo, Usellus, Mogorella, Villa Sant’Antonio, Nuragus, Nurri, Genuri, Setzu, Turri, Pauli Arbarei, Ortacesus, Guasila, Segariu, Villamar, Gergei e altri) ; 8 zone sono tra le province di Torino e Alessandria (Comuni di Caluso, Mazzè, Rondissone, Carmagnola, Alessandria, Quargento, Bosco Marengo), 24 tra le province di Siena, Grosseto e Viterbo (Comuni di Pienza, Campagnatico, Ischia e Montalto di Castro, Canino, Tuscania, Tarquinia, Vignanello, Gallese, Corchiano); 17 zone tra le province di Potenza, Matera, Bari, Taranto (comuni di Genzano, Irsina, Acerenza, Oppido Lucano, Gravina, Altamura, Matera, Laterza, Bernalda, Montalbano, Montescaglioso); 4 aree nelle province di Trapani, Palermo, Caltanissetta (Comuni di Trapani, Calatafimi, Segesta, Castellana, Petralia, Butera).
“La Regione Basilicata si opporrà con tutte le sue forze ad ogni ipotesi di ubicazione nel proprio territorio del deposito nazionale dei rifiuti radioattivi”. Lo hanno dichiarato il presidente della Regione, Vito Bardi, e l’assessore all’Ambiente, Gianni Rosa, a seguito delle notizie diffuse nella tarda serata di ieri sulla pubblicazione della Carta delle aree potenzialmente idonee ad ospitare il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi, che vede anche alcune zone della Basilicata fra le aree indicate dalla Sogin.  “Non eravamo stati informati – hanno aggiunto Bardi e Rosa – e ribadiamo la nostra contrarietà a questa scelta, certi di interpretare il comune sentire del popolo lucano che come è noto a tutti ha già manifestato questo orientamento, in maniera composta ma decisa, 17 anni fa quando fu indicato il sito di Scanzano Jonico. Ora come allora il nostro territorio, che contribuisce in maniera rilevante al bilancio energetico del Paese con le proprie risorse naturali, non può essere ulteriormente gravato da una attività che rischierebbe di mettere in discussione e di pregiudicare la prospettiva di sviluppo sostenibile che con tanta fatica, in questa difficile congiuntura dovuta all’emergenza sanitaria in atto, le istituzioni e le forze economiche e sociali stanno cercando di concretizzare. Nella consultazione pubblica che è stata prevista – concludono Bardi e Rosa – la Regione produrrà una serie di osservazioni negative che in queste ore sono in corso di elaborazione. A questo scopo giovedì mattina alle 10,30 si terrà una riunione via web con tutti gli organismi regionali coinvolti, Arpab, sindaci interessati e presidenti delle Province per discutere e approfondire ogni aspetto della vicenda”.
“Leggo con grande sconcerto che il nostro territorio, insieme a Gravina, Altamura, Oppido, Genzano, Acerenza, Montescaglioso e Matera è stato inserito tra quelli idonei ad ospitare il deposito nazionale delle scorie nucleari”. Così il sindaco di Irsina (Matera), Nicola Morea dopo l’annuncio della Carta delle aree potenzialmente idonee ad ospitare il Deposito Nazionale delle Scorie Nucleari. “Una terra  – continua – con un brand ormai consolidato qual è appunto Matera, con eccellenze enogastronomiche, con una vocazione turistica, viene considerata idonea ad ospitare ciò che non vuole nessuno.  Ci provasse il Governo – conclude – di qualunque colore politico. Ci faremo trovare pronti, come nel 2003 , più del 2003”. 

5 Gennaio 2021
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