Coronavirus
11:01 am, 30 Dicembre 20 calendario

Vaccino Oxford-AstraZeneca approvato in Gb: si parte il 4

Di: Redazione Metronews
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Inizieranno dal 4 gennaio le somministrazioni del vaccino anti-Covid Oxford-AstraZeneca che è stato approvato dall’agenzia del farmaco britannica (Mhra). I trial hanno dimostrato come il preparato sia fino al 90 per cento efficace nel prevenire lo svilupparsi della malattia. Il premier Boris Johnson ha commentato il via libera all’antidoto, parlando di “una notizia fantastica e un trionfo per la scienza britannica”. “Ora ci muoveremo per vaccinare quante più persone il più rapidamente possibile”, ha scritto su Twitter il primo ministro britannico. 
Il ministro della Salute, Matt Hancock, ha affermato in merito che il nuovo vaccino “aiuterà ad accelerare” la vaccinazione del Paese, anticipando “il giorno in cui le nostre vite potranno tornare alla normalità”. Il ministro ha sottolineato come “il vaccino è la nostra via d’uscita dalla pandemia”. Hancock, in un’intervista rilasciata a “Sky News”, non è stato in grado di dare un numero per definire la quantità di persone che saranno vaccinate con il nuovo preparato il prossimo anno, ma ha osservato che il vaccino Oxford, essendo di molto più facile conservazione rispetto al preparato Pfizer-BioNTech attualmente in fase di somministrazione nel Regno Unito, significherà che i medici di base e le case di riposo potranno avere un accesso “migliore” al vaccino. 
Secondo quanto evidenziato dai trial, il vaccino necessiterà di due dosi (una dose seguita da una mezza dopo dodici settimane) per massimizzare l’immunità a lungo termine. AstraZeneca ha reso noto che produrrà diversi milioni di dosi nel primo trimestre del 2021. Il principale vantaggio di questo preparato, oltre alla sua relativa maggiore semplicità di conservazione rispetto al vaccino Pfizer (che si conserva a -70 gradi, al contrario dell’Oxford che si conserva in un normale frigorifero tra i 2 e gli 8 gradi), sarà il costo, dato che ogni dose del nuovo vaccino costerà circa 3 euro. Il virus si basa sull’adenovirus che causa il comune raffreddore negli scimpanzé, ma è stato modificato in modo che non possa causare la malattia negli umani e con in aggiunta un gene extra proveniente dal Sars-Cov-2, in modo che possa stimolare la reazione del sistema immunitario contro quest’ultimo.
L’Ema, l’agenzia europea per il farmaco invece ha dichiarato di non aver ancora ricevuto la documentazione dall’azienda e che difficilmente l’autorizzazione sarà concessa entro gennaio. Una frenata che ha messo in allarme i paesi della Ue, Italia compresa. Al Corriere della Sera il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia ha comunque spiegato che non ci dovrebbero essere problemi: “Il piano di vaccinazioni è garantito. Nel primo trimestre abbiamo 8,7 milioni di dosi Pfizer che sono in distribuzione entro il 31 marzo. Moderna è in valutazione da parte dell’Ema il 6 gennaio: è un altro milione e trecentomila dosi. Del vaccino di AstraZeneca ci sono 16 milioni di dosi in magazzino». 
 

30 Dicembre 2020
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