Brexit
5:35 pm, 24 Dicembre 20 calendario

Brexit: c’è l’accordo tra Regno Unito e Unione Europea

Di: Redazione Metronews
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LONDRA Alla fine la Brexit è realta, con un accordo tra Regno Unito ed Europa che sulla carta sembra soddisfare entrambi. Per tutta la giornata, di ora in ora, si sono rincorse voci sull’esito dell’estenuante trattiva. Nel pomeriggio finalmente si sono definiti e sono stati riportati agli organi di informazione i tratti salienti dell’accordo che, come ha spiegato l’emittente inglese Bbc, “segue mesi di negoziati e disaccordi sui diritti di pesca nelle acque britanniche e la parità di condizioni per le imprese europee e del Regno Unito”.
“Abbiamo ripreso il controllo dei nostri soldi, confini, leggi, commerci e della pesca nelle nostre acque territoriali”. Queste le prime dichiarazioni ufficiali del governo britannico. “L’intesa è una notizia fantastica per famiglie e aziende in tutto il Paese. L’accordo garantisce che non siamo più nell’orbita lunare dell’Ue, non siamo vincolati dalle sue regole, non c’e’ alcun ruolo per la Corte di giustizia europea e tutte le nostre linee rosse chiave sul ritorno della sovranità sono state raggiunte”.
Secondo Downing Street l’accordo bilaterale siglato da Unione Europea e Gran Bretagna è il “maggiore mai segnato da entrambe le parti, coprendo scambi per un valore pari a 668 miliardi di sterline nel 2019”.
Sul fronte europeo la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen ha commentato: “È il momento di voltare pagina e guardare al futuro. Il Regno Unito sarà un Paese terzo, anche se un partner affidabile. Questa è la fine di un lungo viaggio”.
L’accordo commerciale tra Londra e Bruxelles “consentirà alle nostre aziende di fare ancora piu’ affari con i nostri amici europei”, ha dichiarato il primo ministro britannico Boris Johnson, aggiungendo che la sua “maggiore priorità è “battere il Covid” ed era quindi importante “risolvere gli altri problemi per consentire al nostro Paese di rimbalzare l’anno prossimo”. Eancora: “Il Regno Unito riprenderà il pieno controllo delle sue acque territoriali per la prima volta dal 1973”. La pesca e’ stato uno dei nodi principali del negoziato con Bruxelles.
“Alla fine ha prevalso il buon senso e sono stati superati gli ultimi ostacoli relativi a pesca e di aiuti di Stato che non avrebbero certo giustificato un “no deal” dagli effetti disastrosi per entrambe le parti”. Così Luigi Scordamaglia, consigliere delegato di Filiera Italia commenta l’accordo sull’uscita della Gran Bretagna dall’Unione europea. “C’e’ grande soddisfazione – dicono dalla fondazione –  per non aver perso un mercato che vale circa 25 miliardi di euro di esportazioni italiane di cui 3,4 miliardi solo di export alimentare”. L’Inghilterra, infatti, rappresenta per le esportazioni alimentari del nostro paese il quarto mercato di sbocco. “Aver evitato dazi medi del 3% che per alcuni prodotti alimentari potevano raggiungere anche il 30% – prosegue Scordamaglia – è una vittoria per entrambe le parti”.
Soddisfatti anche il ministro italiano dell’Economia, Roberto Gualtieri, e il premier Giusppe Conte. L’accordo sarà esaminato nel dettaglio dal Parlamento Europeo da gennaio 2018, come ha spiegato il presidente dell’Eurocamera David Sassoli. Ma tra tanti motivi di soddisfazione c’è un pezzo importante di storia e di scambi che con la Brexit se ne va: il programma Erasmus, che fino a oggi ha consentito a centinaia di migliaia di giovani provenienti dall’Italia e da tutte l’Unione di poter vivere e studiare nel Regno Unito.
 
 

24 Dicembre 2020
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