Coronavirus
8:20 pm, 15 Dicembre 20 calendario

Gli esperti al Governo: «Stretta per le festività»

Di: Redazione Metronews
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ROMA Inasprire le misure di prevenzione del contagio da Covid per le festività di Natale e Capodanno, adottando su scala nazionale almeno quelle previste per le zone arancioni e rosse (dunque chiusura dei bar e dei ristoranti e obbligo di non spostarsi dal proprio Comune). E questo anche se gran parte della penisola stava per trovarsi in zona gialla. Concentrare poi la massima attenzione al contrasto agli assembrasmenti: quelli visti lo scorso fine settimana non devono assolutamente ripetersi. È quanto ha suggerito il Comitato tecnico-scientifico al Governo, dopo la lunga riunione di ieri incentrata a valutare le misure da adottare durante le prossime festività. Gli esperti puntano il dito contro mobilità e assembramenti che inevitabilmente durante le vacanze aumentano, e che portano all’aumento dei contagi.
Controlli serrati di polizia
Per questo il Cts ha suggerito come minimo di omologare tutto il Paese all’equivalente del livello arancione, ed ha chiesto di aumentare i controlli nelle vie e piazze dello shopping con un coinvolgimento massivo delle forze dell’ordine. Nessun riferimento esplicito, invece, nè alla tempistica nè alla durata delle eventuali misure restrittive da adottare, e nemmeno, cosa questa che avrebbe creato malumori anche all’interno del Comitato, a indicazioni specifiche delle chiusure da adottare. Ora starà al Governo, nel confronto anche con gli enti locali, decidere le modalità di applicazione della nuova stretta che si prospetta come un secco dietrofront rispetto ai possibili ammorbidimenti che erano stati annunciati nei giorni scorsi.
«Non si può allentare nulla»
«Le misure hanno funzionato, ma appena le allentiamo i casi vanno su – ha messo in guardia il Direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza – mentre quando restringiamo riusciamo in qualche settimana a ridurre i positivi e i casi». «È stata gridata vittoria un pochino troppo presto rispetto a una discesa che non poteva essere considerata consolidata e sufficiente per dire che ne eravamo fuori – ha commentato Massimo Galli, primario infettivologo dell’ospedale Sacco di Milano – anche se le misure stavano funzionando, e proprio perchè stavano funzionando valeva la pena di maneggiarle con cura, prima di rilassarle del tutto». Intanto Italia viva, in vista del dibattito di oggi in Senato, ha presentato una mozione con la quale si impegna il Governo «a valutare eventuali nuove misure restrittive, o l’allentamento delle misure già previste per il periodo natalizio e, in particolare, per i “superfestivi”, solo sulla base di dati scientifici certi».
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15 Dicembre 2020
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