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5:29 pm, 7 Dicembre 20 calendario

Irpef, piano per riduzione su redditi tra 40 e 60mila euro

Di: Redazione Metronews
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Sarebbero a quota 196 miliardi le risorse che, stando a una serie di slide che presentano la bozza del Recovery Plan, andrebbero a finanziare il dispositivo di ripresa e resilienza cui sta lavorando il Consiglio dei Ministri. Di questi 196 miliardi, stando alla bozza, 48,7 dovrebbero andare alla digitalizzazione e innovazione, 74,3 a rivoluzione verde e transizione ecologica, 27,7 al settore infrastrutture per una mobilità sostenibile, 19,2 all’istruzione e ricerca, 17,1 alla parità di genere e 9 alla sanità. 
Il Piano nazionale di ripartenza e resilienza a cui sta lavorando il governo “avvia anche una revisione generale della tassazione verso una maggiore equità, migliorandone al contempo la trasparenza e l’efficienza e riducendo le disparità di trattamento tra i cittadini e la concorrenza sleale tra le imprese”, si legge nella bozza del Piano. “Abbiamo pensato innanzitutto a una riforma dell’Irpef, perché è l’imposta principale, interessa circa 41 milioni di contribuenti (dichiarazioni 2019 riferite all’anno di imposta 2018), e perché è quella che mostra più di ogni altra evidenti problemi di inefficienza, iniquità verticale e orizzontale e mancanza di trasparenza. Anche in considerazione degli interventi posti in essere negli ultimi anni, si ritiene che l’esigenza sia ora di concentrare le risorse disponibili per ridurre prioritariamente la pressione fiscale sui redditi medi. Finora siamo infatti intervenuti sui lavoratori con reddito fino a 40mila euro, ora dobbiamo intervenire a favore dei lavoratori (sia dipendenti sia autonomi) con un reddito medio, ovvero orientativamente incluso tra 40 e 60 mila euro, perché si tratta della fascia che oggi sconta livelli di prelievo eccessivi rispetto ai redditi ottenuti. La delega fiscale avrà inoltre l’obiettivo di riordinare le spese fiscali e la tassazione ambientale”, viene spiegato.
“Sono questi due interventi che potranno completare il disegno di riforma dell’Irpef con benefici in termini di efficienza, equità e trasparenza e che sono diventati ancor più prioritari all’interno del nuovo disegno strategico ispirato a logiche di sostenibilità ambientale e sociale che guiderà la politica economica italiana ed europea per i prossimi decenni”.

7 Dicembre 2020
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