Coronavirus
4:39 am, 2 Dicembre 20 calendario

Cina, i documenti segreti svelano caos e impreparazione

Di: Redazione Metronews
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La grande confusione cinese emerge dalle 117 pagine di documenti interni, marcati come “confidenziali” dal Centro per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie della provincia dello Hubei, dove si trova Wuhan, la cui autenticità è stata verificata da esperti indipendenti per conto della Cnn. Il dossier più voluminoso  fuoriuscito dalla Cina, e che oggi testimonia la lentezza nella diagnosi dei contagi, il conteggio poco chiaro, la sostanziale mancanza di preparazione delle autorità sanitarie locali e, in più, la sovrapposizione di un’epidemia di influenza. 
I file coprono il periodo tra ottobre 2019 e aprile 2020, e pur senza fornire una prova diretta di un tentativo delle autorità cinesi di insabbiare la reale entità dell’emergenza sanitaria, rivelano incongruenze sulla gestione dell’epidemia nella prima fase, e le pressioni burocratiche a cui è stato sottoposto il sistema sanitario locale. Il 10 febbraio, quando il presidente cinese Xi Jinping comparve per la prima volta con la mascherina sul volto, il totale dei contagiati da Covid-19 nello Hubei, era di 5.918, ma il numero complessivo non venne mai divulgato dalle autorità cinesi, che fermarono il conteggio  a quota 2.478.    Un sistema confuso di conteggio, che divideva i “casi accertati” da quelli “clinicamente diagnosticati” con l’utilizzo della Tac e quelli “sospetti”, ha aggiunto incertezza sulle dimensioni reali.
In più, il Centro per la Prevenzione e Controllo delle Malattie dello Hubei non avrebbe avuto un ruolo guida nella lotta all’epidemia, ma avrebbe solo “completato passivamente il compito assegnatogli dai superiori”. E, a complicare il quadro, è intervenuta  contemporaneamente  anche un’altra epidemia, di influenza, che si è fatta sentire soprattutto in alcune città vicine a Wuhan, come Xianning e Yichang.
Il rapporto reso pubblico giunge a un anno esatto dal primo caso accertato di coronavirus secondo uno studio di Lancet: i documenti citati dalla Cnn dimostrerebbero che non era stato previsto come esito quello di una pandemia. Lo scenario più catastrofico prevedibile non andava oltre lo scoppio di un’epidemia più contenuta, come avvenuto nel 2002-2003 nel caso della Sars. Anche in assenza di errori commessi dalle autorità sanitarie locali cinesi, non sarebbe, però, forse stato possibile evitare il dilagare del coronavirus, secondo Yanzhong Huang, esperto di sanità pubblica presso il Council on Foreign Relations. Gli errori, ha spiegato lo studioso alla Cnn, “hanno avuto conseguenze globali. Non si può mai garantire il 100% di trasparenza. Non si tratta soltanto di un intenzionale insabbiamento, si è anche limitati dalla tecnologia e da altre questioni riguardanti un nuovo virus. Anche se fossero stati trasparenti al 100%”, prosegue l’esperto, “questo non avrebbe fermato l’amministrazione Trump dal minimizzarne la serietà. E non ne avrebbe probabilmente fermato lo sviluppo in una pandemia”.

2 Dicembre 2020
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