Animali
12:00 pm, 19 Novembre 20 calendario

Cinghiali, l’emergenza non è più rinviabile

Di: Redazione Metronews
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ROMA. Riaprire la caccia anche nelle cosiddette zone rosse e intensificare le azioni di contenimento. L’appello degli agricoltori – Coldiretti e Confagricoltura – è unanime in tutta Italia: la presenza sempre più frequente di cinghiali nelle aree urbane e la loro diffusione incontrollata, causa di gravi incidenti stradali e danni ingenti alle aziende agricole, pone la necessità di risolvere la questione della fauna selvatica, lupi e orsi compresi, con un programma condiviso ed efficace.   
Lo confermano anche i numeri: soltanto i cinghiali, ad esempio, nel nostro Paese sono passati da 900 mila capi nel 2010 a quasi 2 milioni di oggi (+111%), con un trend in continuo aumento.
La peste suina africana
Un ulteriore aggravante al problema della proliferazione è, secondo gli agricoltori, quello legato alle epizoozie: in particolare alcuni casi di peste suina africana (PSA) verificatisi in Germania, dove numerosi cinghiali sono risultati positivi al virus, preoccupano gli allevatori europei, che chiedono maggiori controlli e misure di protezione per scongiurare il rischio che il virus si diffonda ulteriormente.
Decreto d’urgenza
Confagricoltura accoglie con favore l’annuncio della ministra dell’agricoltura Teresa Bellanova di un decreto d’urgenza che verrà predisposto di concerto tra i ministeri di Politiche agricole e Salute, ed auspica interventi tempestivi ed efficaci poichè la PSA rappresenta un pericolo di dimensioni enormi per gli allevamenti e si sta avvicinando al nostro Paese.
Anche gli attacchi di lupi alle mandrie sono sempre più frequenti, non solo sull’arco alpino, a conferma che la specie non è più sotto controllo. E aumentano le segnalazioni da tutta Italia: dal Piemonte al Veneto, dall’Emilia Romagna alla Toscana, dall’Umbria all’Abruzzo e al Lazio, Confagricoltura continua a ricevere richieste di aiuto da parte delle imprese.  
COME COMPORTARSI
Primo, non dare da mangiare ai cinghiali in città. L’Ispra ricorda che fornire cibo è una pratica assolutamente sconsigliabile, perché favorisce l’abitudine di questi animali all’uomo.
In caso di avvistamento di animale selvatico in città, non bisogna intervenire. Occorre rivolgersi al Corpo forestale dello Stato o alla Polizia provinciale che hanno competenza in materia.
Ricordarsi di tenere gli animali domestici sempre in sicurezza, soprattutto nelle ore notturne.  Le specie selvatiche  vengono attirate proprio dalla possibilità di predare fauna selvatica urbanizzata.
Se dovesse capitare di avvistare animali in città è raccomandabile non cercare di disturbarli tentando di inseguirli, avvicinarli o nutrirli, ma di limitarsi ad osservarli a distanza.

19 Novembre 2020
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