Manovra, le priorità sono lavoro e salute
ROMA Un fondo da 500 milioni «per l’attuazione di misure relative alle politiche attive e ammortizzatori sociali»; l’esonero contributivo per il biennio 2021-2022, in via sperimentale, per le assunzioni di lavoratrici donne; un fondo da 400 milioni per l’acquisto di vaccini anti Covid e farmaci destinati alla cura dei pazienti affetti dal virus. Sono tre delle novità più consistenti contenute nella bozza della manovra economica del governo che ormai veleggia verso un valore complessivo di 38 miliardi, suddivisi in quasi 250 articoli. Sulle ultime limature alla legge di Bilancio ieri si è svolto un vertice tra governo e capi delegazione della maggioranza. Oggi, alle 12, è stato convocato il Consiglio dei ministri.
Ammortizzatori
Arriva un fondo da mezzo miliardo per l’attuazione di misure relative alle politiche attive e ammortizzatori sociali «rientranti tra quelle ammissibili dalla Commissione europea nell’ambito del programma React Eu per favorire la transizione occupazionale». Nella bozza si prevede anche l’esonero contributivo per il biennio 2021-2022, in via sperimentale, per le assunzioni di lavoratrici donne. Il beneficio è riconosciuto nella misura del 100% nel limite massimo di importo pari a 6.000 euro annui. Assunzione facilitata anche per i giovani, con un esonero contributivo del 100% (per un massimo di 36 mesi e un limite massimo di 6.000 euro) «per i soggetti che alla data della prima assunzione incentivata non abbiano compiuto i 36 anni».
Lotta al Coronavirus
Il governo punta a stanziare 400 milioni, in un Fondo ad hoc, per l’acquisto di vaccini anti Covid, e per farmaci destinati alla cura dei pazienti affetti dal virus. La gestione sarà affidata sempre al Commissario Arcuri. Prevista invece una piccola stretta del regime fiscale delle locazioni brevi (quelle di durata non superiore a 30 giorni): la cedolare secca al 21% verrà riconosciuta per non più di quattro appartamenti per ciascun periodo di imposta.
Finanziamenti ai musei
Nella bozza vengono stanziati per i musei 25 milioni per il 2021 e 20 milioni per il 2022 per assicurarne il funzionamento «tenuto conto delle mancate entrate da vendita di biglietti». Intanto arriva la preoccupazione del presidente di Confedilizia Giorgio Spaziani Testa, sulla proroga del superbonus del 110% oltre il 2021 che non compare per ora in manovra. «Senza la certezza di una durata più ampia – ha detto Spaziani Testa – il superbonus rimarà un fenomeno mediatico. I proprietari sono interessati, ma hanno bisogno di tempo per documentarsi, valutare, decidere, programmare. In caso di utilizzo, poi, hanno bisogno di uffici comunali efficienti e funzionanti».
METRO
© RIPRODUZIONE RISERVATA