Una molecola può rendere la produzione di Lcd sostenibile
Una molecola in grado di rivoluzionare alcuni processi chimici industriali in chiave di sostenibilità. E’ quella scoperta da una ricerca guidata dall’Università di Trieste e pubblicata sulla rivista scientifica Science Advances. In sostanza è stato messo a punto un materiale a base di nitruro di carbonio che ha caratteristiche adatte ad un utilizzo per tecniche di fotocatalisi: sfruttando l’energia proveniente da una radiazione luminosa, il materiale attiva reazioni chimiche che portano alla formazione di molecole ad alto valore industriale senza però dover utilizzare metalli tossici e costosi.
Lcd, smartphone, tv. Molecola dunque di grande importanza, perché potenzialmente utile a migliorare le prestazioni dei dispositivi a cristalli liquidi, come gli schermi di computer, tv o smartphone. Evitare l’uso di metalli tossici e costosi e sfruttare la luce solare sono oltretutto passi avanti importanti verso l’introduzione nell’industria chimica di nuovi processi sostenibili e dai costi moderati.
Sostenibilità. «La nostra società è oggi chiamata a cambiare il suo stile di vita passando a un regime decisamente più sostenibile – spiega Maurizio Prato, professore di chimica organica dell’Università di Trieste – Su questo l’industria chimica ha una grande responsabilità e sta facendo sforzi enormi per migliorare l’impatto dei processi di produzione, ma non basta. Una delle strade possibili è l’uso della luce solare, fonte di energia pulita e inesauribile, in grado anche di innescare processi chimici. Con la tecnica che abbiamo messo a punto si utilizzano materiali in grado di assorbire la luce solare e trasformarla in un’altra forma di energia che viene poi convogliata verso le molecole dei reagenti, aiutandoli a trasformarsi nei prodotti finali».
I ricercatori hanno prodotto, a partire dal nitruro di carbonio grafitico, tre materiali di prova, am-CN, red-CN e ox-CN. L’am-CN ha prodotto i risultati migliori. La tecnica permette di ottenere prodotti sfruttati per migliorare le prestazioni dei dispositivi a cristalli liquidi. La reazione avviene a temperatura ambiente e senza l’utilizzo di catalizzatori metallici, sfruttando una specifica radiazione proveniente da un led blu o la radiazione solare. Infine l’am-CN si è dimostrato riciclabile. La ricerca si sta spostando verso l’ingegnerizzazione di materiali a base di elementi facilmente reperibili come il carbonio, che sostituiscano metalli preziosi come platino, oro, argento. La combinazione di energia solare e di elementi semplici come carbonio, azoto e ossigeno, rende un processo industriale poco impattante sull’ambiente e ne abbatte i costi.
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