chimica
4:24 am, 12 Novembre 20 calendario

Una molecola può rendere la produzione di Lcd sostenibile

Di: Redazione Metronews
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Una molecola in grado di rivoluzionare alcuni processi chimici industriali in chiave di sostenibilità. E’ quella scoperta da una ricerca guidata dall’Università di Trieste e pubblicata sulla rivista scientifica Science Advances. In sostanza è stato  messo a punto un materiale a base di nitruro di carbonio che ha caratteristiche adatte ad un utilizzo per tecniche di fotocatalisi: sfruttando l’energia proveniente da una radiazione luminosa, il materiale attiva reazioni chimiche che portano alla formazione di molecole ad alto valore industriale senza però dover utilizzare metalli tossici e costosi.
Lcd, smartphone, tv. Molecola dunque di grande importanza, perché potenzialmente utile a migliorare le prestazioni dei dispositivi a cristalli liquidi, come gli schermi di computer, tv o smartphone. Evitare l’uso di metalli tossici e costosi e sfruttare la luce solare sono oltretutto passi avanti importanti verso l’introduzione nell’industria chimica di nuovi processi sostenibili e dai costi moderati.
   
Sostenibilità. «La nostra società è oggi chiamata a cambiare il suo stile di vita passando a un regime decisamente più sostenibile –  spiega Maurizio Prato, professore di chimica organica dell’Università di Trieste –  Su questo l’industria chimica ha una grande responsabilità e sta facendo sforzi enormi per migliorare l’impatto dei processi di produzione, ma non basta. Una delle strade possibili è l’uso della luce solare, fonte di energia pulita e inesauribile, in grado anche di innescare processi chimici. Con la tecnica che abbiamo messo a punto si utilizzano materiali in grado di assorbire la luce solare e trasformarla in un’altra forma di energia che viene poi convogliata verso le molecole dei reagenti, aiutandoli a trasformarsi nei prodotti finali». 
I ricercatori hanno prodotto, a partire dal nitruro di carbonio grafitico, tre materiali di prova, am-CN, red-CN e ox-CN. L’am-CN ha prodotto i risultati migliori.  La tecnica permette di ottenere prodotti sfruttati per migliorare le prestazioni dei dispositivi a cristalli liquidi. La reazione avviene a temperatura ambiente e senza l’utilizzo di catalizzatori metallici, sfruttando una specifica radiazione proveniente da un led blu o la radiazione solare. Infine l’am-CN si è dimostrato  riciclabile.  La ricerca si sta spostando verso l’ingegnerizzazione di materiali a base di elementi facilmente reperibili come il carbonio, che sostituiscano metalli preziosi come platino, oro, argento. La combinazione di energia solare e di elementi semplici come carbonio, azoto e ossigeno, rende un processo industriale poco impattante sull’ambiente e ne abbatte i costi.

12 Novembre 2020
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