LA SPEZIA
1:47 pm, 10 Novembre 20 calendario

Costruivano yacht di lusso a quattro euro l’ora

Di: Redazione Metronews
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LA SPEZIA Turni di 14 ore, sette giorni la settimana, per un compenso di 4 euro l’ora. Era la via lavorativa di oltre 150 lavoratori – tutti stranieri, principalmente bengalesi – impegnati a costruire yacht di lusso nei cantieri navali di La Spezia, Savona, Ancona e Carrara. Martedì il blitz della Guardia di Finanza che ha eseguito 8 ordinanze di custodia cautelare (di cui 7 in carcere e una ai domiciliari) e ha sottoposto a sequestro preventivo oltre 900 mila euro.
Durante una serie di controlli in materia di lavoro su una società con oltre 150 dipendenti, la Gdf ha scoperto che i caporali sottoretribuivano gli operai con una paga fissa di 4 o 5 euro l’ora, impiegandoli, senza soste, in attività lavorative pesanti e anche pericolose, come la saldatura, la stuccatura e la verniciatura di imponenti yacht e superyacht. In caso di infortunio sul lavoro, i lavoratori erano costretti a fornire una falsa dichiarazione al personale sanitario del pronto soccorso, senza fare alcun riferimento alla mansione svolta. I militari hanno acquisito gli orari di ingresso ed uscita al lavoro, testimonianze dei lavoratori e di altri soggetti contigui ed avviate intercettazioni telefoniche ed ambientali, che hanno confermato «le gravi condizioni di sfruttamento a cui erano assoggettati gli operai, in un regime di sopraffazione, a volte minaccioso e violento, messo in atto da un sodalizio di altri connazionali e di un italiano», scrivono gli inquirenti.
Nei giorni di assenza per malattia, compresi quelli per casi di positività al Covid, i lavoratori bengalesi non percepivano alcun pagamento e perdevano così l’unica fonte di reddito. Tutte le buste paga e i relativi versamenti risultavano, a un primo controllo, conformi. In realtà, una volta pagate le buste paga con bonifici bancari, i caporali pretendevano, anche con l’uso della violenza e con la minaccia della perdita del posto di lavoro, la restituzione, in contanti, di parte degli emolumenti bonificati, costringendo gli operai a continui prelievi al bancomat.
 
 
 

10 Novembre 2020
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