Azzeccò la vittoria 2016 Sondaggista: “Rivince Trump”
Il presidente Trump sta puntando il rally in Michigan sull’industria dell’automobile e l’economia: “Il business dell’auto sta tornando in Michigan”, ha detto Trump, che ha attaccato il Green New Deal di Joe Biden e ribadito il programma repubblicano, il taglio delle tasse, la ripresa rapida (“+33,1%, storico”) e il ritorno al “Made in America”. “Se non ci fossi stato io come presidente la vostra industria dell’auto sarebbe in Messico”, ha aggiunto rivendicando di aver rinegoziato il Nafta, l’accordo di libero scambio con Messico e Canada e accusando lo sfidante democratico Joe Biden di voler mandare in Cina posti di lavoro Usa.
Il sondaggista: “Vince Trump”. Nella media dei sondaggi Joe Biden ha un vantaggio di 7-8 punti su Donald Trump, ma per il sondaggista Robert Cahaly, capo di Trafalgar Group, il risultato sarà totalmente differente: “Vincerà di nuovo Trump”. Cahaly è convinto che le persone mentano nei sondaggi: nelle interviste danno una risposta diversa, per evitare di essere giudicate, ma poi nel segreto dell’urna seguono il loro istinto. E anche questa volta, come nel 2016, “l’istinto dirà Trump”. Cahaly, in un’intervista alla Fox ripresa dal Wall Street Journal, non spiega con quale metodologia sia arrivato a questa conclusione, ma lui è quello che nel 2016, andando controcorrente, disse che il tycoon newyorkese avrebbe battuto Hillary Clinton. Il capo di Trafalgar Group è convinto che sia sbagliato il metodo di ricerca adottato dalle società di sondaggi. “Le persone al telefono – spiega – non diranno a una persona sconosciuta per chi voteranno, specialmente se poi temono che quell’informazione possa finire su un sito web o su Facebook”. Anche il sistema del lungo elenco di domande, da cui evincere l’orientamento politico dell’intervistato, non sembra offrire garanzie. “Chi risponderà a 45 domande un martedì sera? – s’interroga Cahaly – le persone che seguono la politica lo faranno, ma le altre no. E la maggior parte è così”. Il suo metodo, ricorda il Wall Street Journal, non è privo di errori. Nel 2018 il sondaggista puntò sulla vittoria in Georgia del governatore repubblicano Brian Kemp di 12 punti, in realtà il margine fu dell’1,5. Ma resta quella previsione indovinata nel 2016 su Trump a inquietare gli elettori democratici.
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