Coronavirus
9:21 pm, 29 Ottobre 20 calendario

Governo in equilibrio sull’onda dei contagi

Di: Redazione Metronews
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ROMA Il premier Conte rilancia alla Camera l’invito del presidente Mattarella a «stare uniti». Ma i dati del contagio, seppure senza una drastica impennata, proseguono la loro corsa (26.831 nuovi casi con nuovo record di tamponi a 201.452) e la strada per il governo si fa stretta. «In tutta Europa il virus sta costringendo a fare un passo indietro – ha ricordato Conte – le chiusure sono servite a ridurre le occasioni di contatti».
«Sensibili alle proteste»
Bar, ristoranti, piscine non hanno colpe, la serrata non è stata causata dal mancato rispetto delle regole, «noi siamo sensibili alle manifestazioni dei cittadini e delle categorie. Il fatto è che occorreva agire subito». Si tratta di scelte – come quella sulla didattica a distanza nelle scuole e della chiusura dei cinema e teatri – che «ci sono costate molto», ha sottolineato il premier, auspicando «una risposta coordinata dell’Europa».
Il 4 si vota in Aula alla Camera
Mercoledì 4 novembre il presidente del Consiglio tornerà alla Camera per «comunicazioni sulla situazione sanitaria ed economica del Paese» e questa volta l’Aula potrà esprimersi con un voto. Un passaggio decisivo per l’esecutivo, già alla prese con malumori interni alla maggioranza (soprattutto da parte di Italia viva) e con più fronti aperti: dalle fughe in avanti di alcune Regioni sulle scuole (dopo la Campania, da oggi anche la Puglia terrà a casa tutti gli studenti), alla mancata risoluzione del nodo trasporti nelle grandi città, sino ai ventilati lockdown locali in caso di aggravamento territoriale della situazione.
«Lockdown, coinvolgere i sindaci»
«Al momento non c’è alcun progetto di lockdown sul mio tavolo – ha commentato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala – sarà necessario vedere prima gli effetti delle misure dolorose che sono già state prese. Se s’ha da fare, io da sindaco voglio vedere i dati, voglio essere partecipe della decisione e il mio governo mi deve dire come aiuterà la comunità milanese in difficoltà».
Verso sciopero generale
Altro fronte caldo è quello del mondo del lavoro. «Il blocco dei licenziamenti va mantenuto finchè c’è la cassa integrazione Covid – ha ribadito il segretario della Cgil, Maurizio Landini – se oggi non arriveranno risposte dall’incontro con il governo, come sindacati confederali siamo pronti alla mobilitazione sino allo sciopero generale. È sotto gli occhi di tutti il fatto che la situazione di crisi non sia superata e che i problemi non siano stati risolti». Ieri Conte ha ascoltato le richieste di Confindustria e delle altre associazioni di rappresentanza.
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29 Ottobre 2020
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