Coronavirus
2:37 pm, 18 Ottobre 20 calendario

Austria, situazione grave Francia, primo coprifuoco

Di: Redazione Metronews
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“La situazione in Austria è grave”. Inizia così il nuovo urgente appello alla popolazione del cancelliere austriaco Sebastian Kurz. Il premier della Repubblica d’Austria attraverso un videomessaggio ha esortato la nazione a “restare unita per mantenere basso il numero di contagi” da Covid-19. “L’obiettivo dev’essere quello di prevenire il secondo lockdown perché sarebbero minacciati molti più posti di lavoro: maggiore è il numero di infezioni, maggiore è il danno economico nel Paese”, ha affermato Kurz.  In Austria è un fine settimana ‘da record’ per quanto concerne il numero di contagi. Dopo i 1.747 di ieri (inizialmente era stato fornito un dato di 2.300, poi modificato dal ministero della Sanità), oggi sono 1.672 i nuovi infetti in base ai tamponi esaminati nelle ultime 24 ore. Dall’inizio dell’emergenza le persone contagiate sono 63.806, 893 sono decedute e 49.561 guarite. Ad oggi sono ricoverati negli ospedali 742 pazienti Covid, 135 si trovano in terapia intensiva.  “Spetta a tutti noi prevenire il secondo blocco, riducendo i contatti sociali ed evitando celebrazioni, grandi raduni privati ​​e feste”, ha detto il cancelliere confermando che domani mattina è in programma una videoconferenza con i governatori dei Laender in merito ad ulteriori misure contro l’espansione del contagio. “È un periodo estremamente difficile con restrizioni, misure necessarie e rinunce – ha affermato Kurz – Il virus sta crescendo in modo esponenziale, i numeri raddoppiano e se non si riuscirà a rallentare questo fenomeno a dicembre l’Austria avrebbe 6.000 nuove infezioni al giorno: la Repubblica Ceca è già oggi in questa situazione”.
Francia. Prima notte di coprifuoco per 20 milioni di francesi. La misura è stata presa dal governo del premier Jean Castex per arginare l’epidemia di coronavirus che sta riprendendo a galoppare con forza. In Francia, sabato il numero di nuovi contagi ha infatti raggiunto un nuovo record, oltre 32 mila nuovi casi in 24 ore.   Il coprifuoco notturno riguarda gli abitanti dell’Île-de-France e le metropoli di Lione, Lille, Tolosa, Montpellier, Saint-Etienne, Aix-Marseille, Rouen e Grenoble. La misura rimarrà in vigore per almeno quattro settimane, ma probabilmente sarà prorogata, ha già preannunciato il presidente Emmanuel Macron. Le strade della capitale francese, soggette al coprifuoco insieme a tutta la periferia di Parigi, si sono andate svuotando gradualmente a cominciare dal tardo pomeriggio. C’è stato però un evento di protesta su iniziativa del collettivo “Bas les masques”, ferocemente contrario alla mascherina obbligatoria: qualche decina di manifestanti si sono radunati vicino alla stazione ferroviaria di Gare de l’Est al grido “Tout le monde déteste le couvre-feu”, Tutti detestano il coprifuoco.  Il coprifuoco è un’assoluta novità per i parigini: fu decretato l’ultima volta nel 1961, ma in un contesto completamente diverso, durante la guerra di Algeria. Il prefetto Maurice Papon, che era stato collaboratore dei nazisti durante la Seconda guerra mondiale, decise il “coprifuoco etnico”: vietato agli algerini di uscire di casa dalle 20.00 alle 5.00.
Gb. Niente lockdown in Inghilterra, neppure una chiusura di appena due o tre settimane che faccia da interruzione del circuito, per rallentare la diffusione del Covid-19: lo ha detto Michael Gove, il cancelliere del ducato di Lancaster, ministro senza portafoglio e braccio destro del premier britannico, Boris Johnson.  Intervistato da Sky News, Gove ha detto che non dovrebbero esserci “restrizioni generali” in tutto il Paese (sia pure per un periodo limitato, come ha chiesto l’opposizione laburista) visto che il virus si sta diffondendo in maniera non omogenea, meno rapidamente in alcune aree rispetto ad altre.  Il governo del Regno Unito ha finora ignorato anche i consigli dei suoi consiglieri scientifici, secondo i quali il piano attuale non è sufficiente da solo a fermare la seconda ondata e dovrebbe essere introdotto un blocco generalizzato, un ‘circuit breaker’, appunto. Poco dopo Gove, sempre a Sky News ha parlato uno dei consiglieri scientifici del governo, Sir Jeremy Farrar, ribadendo che il modo migliore per ridurre la trasmissione del contagio è introdurre un blocco a livello nazionale; e ha detto che, anche se il governo avrebbe dovuto agire a settembre, potrebbe ancora farlo in maniera efficace ma la cosa peggiore da fare è aspettare fino a novembre.

18 Ottobre 2020
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