Mascherine, il controllo non sarà semplice

Mascherina sempre. La multa è il precetto che sostanzia l’obbligo di portarla. Dalla violazione del codice della strada alla raccolta differenziata. Non c’è cultura della prevenzione. E della responsabilità. Si va per vie traverse e furbizie. Per aggirare i divieti. Da beccare contravvenzione salata.
L’imposizione scritta di indossare costantemente la mascherina non si risolve nelle quattro righe del decreto. Assisteremo all’aneddotica del giorno dopo. Al caso esilarante di chi la porta di proposito al braccio e a chi se l’è dimenticata involontariamente a casa. Si aprirà uno squarcio spaventoso d’interpretazioni del provvedimento. Lasciando strascichi divisivi nella popolazione. Di cui potremmo fare a meno. Un popolo già stressato da un prolungato stato di precarietà, litigioso al quadrato, con qualche soldo in meno, piglia l’ammenda perché non indossa la protezione. E proprio sull’obbligatorietà sempre e comunque si accenderanno dispute costituzionali. Ci sarà la disobbedienza civile. Ritorniamo, quindi, alla prevenzione e nello specifico ai controlli, l’invito cortese a indossarla all’indisciplinato riottoso. Che contrasta con le ordinanze degli sceriffi moderni che vorrebbero picchiare duro col castigo pecuniario.
Nei mesi scorsi quando marciavano le maglie larghe, ho più volte scritto di aver costatato l’assenza totale di vigilanza, soprattutto quella urbana. Circolava più quella privata. Lo snodo sta qui. Ricordo che non per il virus ma per criminalità e smercio di droga, ci sono interi quartieri, zone ampie delle città interdette alle forze dell’ordine, impedite a esercitare ogni controllo. Difficoltà ci sono fuori le centralissime stazioni ferroviarie, veri e propri bivacchi a cielo aperto. Non sarà facile per i tutori della legge trovare un bilanciamento bastone e carota di fronte a chi non avrà la mascherina. Che è una rottura di scatole ma ci fa risparmiare in creme e dentista, lasciando coperto qualche arrossamento in viso e le finestrelle tra canini e molari.
MAURIZIO GUANDALINI
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