Boom di contagi. Regione ora dice sì ai test rapidi
salute Cresce il contagio in Lombardia. Con 21.569 tamponi effettuati è di 520 il numero dei nuovi positivi, per una percentuale del 2,4%. Stabile quello dei ricoverati in terapia intensiva (40), mentre sale a 339 quello dei pazienti negli altri reparti (+19). Sono 5 i decessi registrati ieri, che portano il totale a 16.978. Per quanto riguarda le province, 182 casi sono segnalati a Milano (77 in città), 54 a Varese, 52 a Brescia, 46 a Pavia, 45 a Como e Cremona, 37 a Bergamo, 34 a Monza, 14 a Mantova, 12 a Lodi, 5 a Lecco e 4 a Sondrio. Numeri preoccupanti ai quali Regione Lombardia tenta di opporre qualche argine.
La sperimentazione
Dalla prossima settimana partirà la sperimentazione dei test rapidi nelle scuole e nei pronto soccorso. La sperimentazione, ha precisato il dg della Sanità Trivelli, servirà «proprio per capire l’impatto a livello organizzativo». La Lombardia ha ordinato 1,2 milioni di test rapidi e «le consegne – ha aggiunto – sono previste tra fine ottobre e inizio novembre». Quanto ai tamponi giornalieri, Trivelli ha sottolineato che «la capacità cresce di settimana in settimana, in questo momento noi possiamo stabilmente fare 22-23 mila».
I vaccini d’oro
Intanto tiene banco la polemica sul vaccino antinfluenzale, le cui dosi non saranno disponibili per tutti: mancano infatti almeno due milioni di vaccini. Attacca la vicesindaca di Milano Scavuzzo, che ieri ha ricordato come palazzo Marino stia tentando di comprare i vaccini (dopo il rifiuto della Regione a fornirli ), sottolineando però i prezzi proibitivi del mercato. Scavuzzo ha poi aggiunto: «Avete visto a quanto ha chiuso la procedura negoziata di Regione di ieri: 26 euro per una dose che pochi mesi fa poteva costare 5,90 euro 6 o 7 euro. È una responsabilità grande».
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