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10:29 am, 2 Ottobre 20 calendario

Fare Presto: “Basta fake aiutare gli iscritti”

Di: Redazione Metronews
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“Invece di spargere veleni e fake news come sta avvenendo in questi giorni, perché la governance uscente non ci spiega come mai, di 220mila agenti e consulenti iscritti in Enasarco, solo 1.786 hanno ricevuto l’erogazione straordinaria Covid?”. Lo chiede la lista unitaria “Fare Presto!” candidata alla guida di Enasarco per il prossimo quadriennio, nelle elezioni in corso in questi giorni in modalità online. “E perché questi signori non ci dicono come mai, dopo aver sbandierato come un gran successo l’anticipazione del FIRR di 450 milioni di euro, a oggi gli iscritti non hanno potuto incassare nemmeno un euro dei propri soldi? La verità è che è più facile diffondere bugie che rispondere agli iscritti o ai rilievi del MEF”.
“Nel solo 2020 – prosegue la nota – abbiamo perso un numero senza precedenti di iscritti Enasarco: oltre agli evidenti danni finanziari, sanitari e commerciali legati alla diffusione del Covid-19, questo si deve anche alla governance uscente, che si è dimostrata intempestiva e incapace di affrontare la più grave crisi che la nostra professione abbia mai vissuto”. Fino al 7 ottobre, agenti di commercio e consulenti finanziari hanno la possibilità di esercitare il proprio diritto di voto online (via PEC o con il QR Code ricevuto per raccomandata) per rinnovare l’Assemblea dei 60 Delegati della Fondazione e liberare Enasarco da burocrati e poltronisti. Tra le liste candidate, solo una rappresenta discontinuità con le gestioni passate: è la lista n. 1 “Fare Presto!”, sostenuta da Anasf, Federagenti, Fiarc e Confesercenti. “La tornata elettorale in corso di svolgimento” prosegue la nota della lista unitaria “è l’occasione per dare alla Fondazione una governance autorevole, capace di progettare e fare di Enasarco un Ente più sostenibile e in crescita”. La continua emorragia di iscritti, in corso purtroppo da qualche anno, “può mettere a rischio le pensioni future, se non viene contrastata con forza; per questo desta forte preoccupazione anche solo ipotizzare che chi ha già guidato l’Ente in passato riducendolo in queste condizioni, possa continuare a farlo: solo “Fare Presto!” ha le giuste competenze professionali per rilanciare Enasarco e metterla in totale sicurezza” avvertela nota.
“Campagna di fango”. Ma non solo. “Nei giorni scorsi sono apparsi alcuni articoli e comunicati che testimoniano la vergognosa campagna di fango e calunnia posta in essere da alcuni personaggi che fanno parte di liste che sostengono l’attuale maggioranza del CdA della Fondazione Enasarco – spiega Fare presto – Non paghi dei danni che hanno creato agli iscritti, questi personaggi, anziché scegliere un decoroso silenzio, hanno deciso di porre in atto, al fine di nascondere una gestione disastrosa della Fondazione, una vergognosa campagna di fango nei confronti della lista “Fare Presto” e, soprattutto, nei confronti dei suoi rappresentanti. Le accuse mosse sono artatamente costruite su fatti inesistenti e completamente falsi. Riteniamo doveroso, come sempre, riportare i fatti veri perché tutti conoscano lo spessore di questi personaggi, facilmente identificabili dalla provenienza degli articoli e dei comunicati, riservandoci di agire anche per vie legali. I fatti che vengono falsamente contestati alla Lista “Fare Presto!” risalgono al periodo 2012/2015, e sono già stati smentiti dallo stesso Presidente della Fondazione nel settembre del 2018. Dimenticano e omettono di dire, i personaggi del fango che, nel periodo al quale risalgono i fatti contestati, c’erano loro a gestire la Fondazione e che, se rapporti opachi vi furono, sono sempre loro ad esserne esclusivi responsabili. Ma la mancanza di pudore, la sfrontatezza e le calunnie hanno portato, oggi più che mai (atteso il risultato elettorale alle porte), questi personaggi a mettere in campo in una campagna di fango e diffamazione, giacché consci della possibilità di essere definitivamente privati della possibilità di condizionare ancora l’azione della Fondazione. Si tratta dell’ultimo ruggito, fatto di fango e calunnia nei confronti di chi rappresenta il cambiamento”. E ancora: “Gli atti esistenti comprovano, invece, una palese responsabilità, da parte degli stessi personaggi, autori della campagna di fango, nella approvazione delle delibere del CdA, che hanno avuto effetti negativi in materia di gestione del patrimonio e di investimenti dei soldi della Fondazione. Sono gli stessi personaggi che, dopo aver promesso mari e monti agli agenti a seguito dell’emergenza epidemiologica, non sono riusciti a dare sostanza ad alcun aiuto economico in favore degli iscritti, avendo questi ultimi, secondo i dati della stessa Fondazione, beneficiato esclusivamente della somma totale di soli 2 milioni circa. Vadano, questi personaggi del fango, a spiegare agli oltre 200mila agenti italiani perché solo 1.700 di loro hanno ricevuto il “bonus Covid” di mille euro. Tutta la campagna sull’anticipazione del F.I.R.R. agli agenti, per sostenerli a seguito della grave crisi economica, si è rivelata un autentico boomerang in quanto questi personaggi hanno dovuto ben presto fare i conti con una gestione finanziaria che aveva inopinatamente investito i fondi F.I.R.R. con l’effetto di non poter dare seguito alle roboanti e quanto mai inconsistenti promesse”. 

2 Ottobre 2020
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