«Serve più coraggio o si va a casa tutti»
ROMA «Servono scelte per l’Italia del futuro, anche controvento. Serve il coraggio del futuro». Così il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, si è rivolto al governo. E al premier Giuseppe Conte ha ricordato: «Lei ha detto: “Se sbaglio sull’utilizzo del Recovery Fund, mandatemi a casa”. No, signor presidente. Se si fallisce su questo non va a casa solo lei, andiamo a casa tutti. Il danno per il Paese sarebbe immenso». Il leader degli industriali ha chiesto al governo di scrivere «un grande nuovo Patto per l’Italia», ed ha concluso: «Servono scelte difficili, ma non impossibili, come quelle affrontate e vinte da un grande sportivo come Alex Zanardi. È del suo spirito, che oggi c’è bisogno».
Le priorità: ammortizzatori sociali
Tra le prime proposte del presidente di Confindustria ci sono la riforma degli ammortizzatori sociali e la tassazione diretta mensile per i lavoratori dipendenti. «Ci doteremo per il nostro piano di ripresa di uno strumento normativo ad hoc, per garantire trasparenza e tempi certi – ha replicato il premier Conte – abbiamo davanti una grandissima sfida. Non abbiamo alternative. Dobbiamo vincerla. Possiamo farlo tutti insieme. I prossimi mesi sono cruciali. Vogliamo una chiara demarcazione rispetto al passato, con mutamento di passo e prospettiva». Ieri, intanto, Conte ha tenuto un vertice in due round a Palazzo Chigi con il ministro Gualtieri e i capi delegazione di maggioranza per fare il punto sulla nota di aggiornamento al Def in vista del Consiglio dei ministri che dovrebbe svolgersi questa sera.
«L’Inps lavori di più»
Conte è intervenuto anche sul “caso Tridico”. Secondo il premier, il presidente dell’Inps ha emolumenti «in linea o anche inferiori» rispetto a chi ha un ruolo paragonabile. Ma al contempo il presidente del Consiglio ha fatto notare che le criticità sull’istituto di previdenza sono altre: «Il tema è che ci sono cittadini italiani che ancora aspettano la cassa integrazione e, su questo fronte, l’Inps e chi ha un ruolo, deve lavorare giorno e notte».
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