usa 2020
5:43 pm, 29 Settembre 20 calendario

Niente strette di mano per Trump e Biden

Di: Redazione Metronews
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Stretta di mano bandita nel primo confronto in tv tra Donald Trump e Joe Biden. Sono i tempi del coronavirus, dunque nessun contatto. Neanche con il giornalista Chris Wallace che questa sera a Cleveland, nell’Ohio, avrà il compito di moderare il duello e sarà l’unico in sala a porre le domande.  Una decisione presa della Commissione per i dibattiti presidenziali (CPD), forse con un eccesso di zelo, considerando che i due si detestano. Già nel 2016 Trump si rifiutò di stringere la mano alla candidata democratica alla presidenza Hillary Clinton.
Il sipario si alza alle 21:00, le 3 di notte in Italia. Biden si presenta all’appuntamento con 6,8 punti di vantaggio nella media dei sondaggi di Real Clear Politcs. La commissione per i dibattiti presidenziali, che è un organismo bipartisan, ha stabilito che una volta sul palco i due contendenti non dovranno più  indossare la mascherina. Per l’audience sul posto, molto limitata a causa della pandemia, sembra non più di 80 persone, sono previste una serie di misure di sicurezza, compreso il test sul Covid anche per i giornalisti.   «Una volta saliti sul palco, il presidente Trump si posizionerà  sul lato destro (guardando il pubblico) e l’ex vice presidente sul lato sinistro», spiega ai cronisti durante la preview sul dibattito odierno Peter Eyre, senior adviser della CPD. I due sfidanti resteranno in piedi per tutto il tempo (90 minuti) mentre Wallace sarà seduto dietro una scrivania di fronte a loro. Non sono previste dichiarazioni iniziali, la prima domanda sarà  per il presidente in carica. Sei gli argomenti previsti, da affrontare in altrettanti blocchi da 15 minuti ciascuno. I temi sono stati scelti dal moderatore: la faida sulla Corte Suprema, la pandemia, l’economia, le proteste e la violenza, l’integrità del processo elettorale. Ciascun candidato avrà due minuti per rispondere alle domande e l’opportunità di controbattere. «Come sempre solo i moderatori selezionano le domande che i candidati, le campagne e la Commissione non conoscono – precisa Eyre – e decideranno loro se estendere i relativi segmenti, concedendo lo stesso tempo ad entrambi gli sfidanti».  
Nel 2016, Trump si piazzo’ dietro Hillary riuscendo a farla apparire piccola, anche se le risposte dell’ex first lady erano state sicuramente le piu’ acute.    E’ entrata nella storia la gaffe di George H.W. Bush che guardo’ l’orologio durante il dibattito contro il dem Bill Clinton e l’indipendente Ross Perot nel 1992, dando l’impressione di uno che ritiene di perdere tempo. Ronald Reagan mise nell’angolo Jimmy Carter nel 1980 chiedendo agli elettori, nel bel mezzo di una crisi economica, se stavano meglio di quattro anni prima. Lo stesso Biden è stato messo in difficoltà durante le primarie da Kamala Harris, ora sua candidata vice, quando è stato accusato di essere un segregazionista per aver votato contro i finanziamenti per gli scuolabus per i bimbi di colore nei distretti abitati in prevalenza da bianchi. –
L’ex vice presidente questa sera dovrà stare attento a non apparire confuso o insicuro e a non esagerare con il politicamente corretto, come quando durante le primarie si fermava all’improvviso, da solo, segnalando che il suo tempo era scaduto. Trump, imbattibile nei soliloqui e insofferente al contraddittorio, dovrà riuscire a non farsi beccare impreparato.    Chris Wallace, anchor di “Fox News Sunday”, mostro sacro del giornalismo televisivo Usa, è  l’unico grande ritorno come conduttore ai dibattiti presidenziali. Aveva moderato il terzo confronto tra Trump e Hillary nel 2016, quello della mancata stretta di mano, seguito da 84 milioni di persone. «Il mio lavoro è quello di essere il più invisibile possibile cercherò  di farli concentrare sulle questioni chiave per dare alla gente a casa il senso del perché preferisce votare per uno anziché per l’altro».    Wallace lavora per Fox, il network prediletto dal tycoon, ma vanta l’abilità di irritare esponenti di tutte le parti politiche. Lo dimostrano gli attacchi bipartisan ricevuti quando è  stato annunciato il suo nome. I liberal lo hanno accusato di aver scelto tra i temi due cavalli di battaglia di Trump: proteste violente contro il razzismo e integrità delle elezioni. Anche il presidente lo ha contestato definendolo “ostaggio della sinistra radicale”.
AGI/METRO
 
 

29 Settembre 2020
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