Coronavirus
8:03 pm, 24 Settembre 20 calendario

L’Europa adesso teme sia in atto la seconda ondata

Di: Redazione Metronews
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«In alcuni Paesi la situazione è peggiore che al picco di marzo, ed è un motivo di forte preoccupazione”. L’allarme arriva dalla Commissaria Ue per la Salute, Stella Kyriakides, in una conferenza stampa. «Le misure di controllo adottate non si sono rivelate abbastanza efficaci, o non sono state imposte e seguite quanto era necessario».  
La crisi non è alle nostre spalle
Nonostante in diversi paesi europei l’età delle persone positive si è abbassata e il tasso di mortalità rimane inferiore, si registra un costante aumento dell’occupazione delle terapie intensive. «La crisi non è alle nostre spalle e inoltre autunno e inverno sono la stagione delle altre malattie respiratorie, compresa l’influenza: per prevenire una doppia pandemia dobbiamo aumentare la copertura vaccinale dell’influenza».  Per la direttrice del Centro Eu prevenzione e controllo malattie (Ecdc) Andrea Amon le situazioni più a rischio sono «festività, grandi cene di famiglia, matrimoni, e riunioni di amici». 
La risposta di Mattarella
Preoccupa in particolar modo la situazione in Francia, dove alcuni ospedali hanno dovuto rinviare interventi chirurgici per far spazio a pazienti Covid, Spagna e Gran Bretagna, dove il primo ministro Boris Johnson ha detto: «Da noi più contagi che in Italia perchè amiamo la libertà». A lui ha risposto direttamente il presidente della Repubblica Mattarella: «Anche noi italiani amiamo la libertà ma abbiamo a cuore anche la serietà», ha detto da Sassari. Mentre l’Europa si prepara alla seconda ondata di contagi, il dottor Massimo Galli, infettivologo dell’ospedale Sacco – università degli Studi di Milano, dall’altra dichiara durante un convegno sulla povertà sanitaria e farmaceutica che in Italia “la grande seconda ondata non ce l’aspettiamo”.  “Un rapido peggioramento che ci ponga in condizioni simili a Francia, Spagna, Gran Bretagna dubito – continua Galli -, ma credo che sia un’eventualità da contenere. È necessario capire cosa succede nelle prossime 2 o 3 settimane”.
Mascherine all’aperto
De Luca in Campania ieri ha ripristinato l’obbligo di mascherina anche all’aperto, perchè la regione ha un’impennata di casi, anche se un po’ in tutta Italia continuano a risalire i contagi (ieri + 1786) e i decessi, + 23. Adesso tutti gli occhi sono puntati sulla scuola: a partire da inizio ottobre si scopriranno gli effetti della riapertura. 

24 Settembre 2020
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