Gli Emmy incoronano Succession e Schitt’s Creek
SERIE-TV “The Show Must Go On” cantavano i mitici Queen. Così, in un’edizione virtuale, senza pubblico e con le star connesse da casa, gli Emmy Awards, versione covid19, incoronano “Succession” miglior serie drammatica e la canadese “Schitt’s Creek” miglior serie comica. L’equivalente degli Oscar per la tv premiano la serie che racconta la saga della famiglia Roy che controlla un conglomerato di media e intrattenimento mondiale. “Succession”, prodotta dalla Hbo, si agguanta anche la statuetta per il migliore attore, Jeremy Strong (foto).
L’attrice 24enne Zendaya è diventata invece la più giovane protagonista di una serie drammatica per il suo ruolo di adolescente “Euphoria”: è la seconda attrice di colore a ottenere il premio, dopo Viola Davis (era il 2015, ne “Le regole del delitto perfetto”).
L’Emmy come miglior attrice va a Regina King per “Watchmen”, anche il premio per miglior miniserie. Julia Garner, migliore attrice non protagonista per “Ozark”, ha battuto Meryl Streep in “Big Little Lies” ed Helena Bonham Carter in “The Crown”. La canadese “Schitt’s Creek”, sitcom su una famiglia di ricchi newyorchesi caduti in disgrazia e costretti a vivere in un motel fatiscente, era passata inosservata inizialmente prima di esplodere su Netflix: premiata la protagonista, Catherine O’Hara, miglior attore, Eugene Levy, miglior attore non protagonista, Dan Levy, che ha vinto pure per miglior sceneggiatura, e annie Murphy, miglior attrice non protagonista. La cerimonia virtuale – svolta senza intoppi nonostante i collegamenti da remoto di 130 candidati – l’ha presentata Jimmy Kimmel esordendo con un “Ciao, e benvenuto PandEmmys“!
Intanto stasera (ore 21.15 su Sky Atlantic) la miniserie “Un volto due destini” con Mark Ruffalo in una emozionante doppia performance che gli è già valsa l’Emmy Award.
ORIETTA CICCHINELLI
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