Coronavirus fase 3
4:51 pm, 8 Settembre 20 calendario

Mes, nuovo no dal M5S Conte: “Se serve valuteremo”

Di: Redazione Metronews
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Un altro muro del M5S al Mes. Vito Crimi e Luigi Di Maio ribadiscono la contrarietà al fondo salva-Stati. Il secco no è stato confermato poche ore dopo l’intervento del segretario del Partito democratico alla direzione dem. “L’Italia deve utilizzare il Mes, una linea di credito molto vantaggiosa per rinnovare la sanità”, aveva sostenuto ieri Nicola Zingaretti. Di oggi la replica dei vertici pentastellati: “Per noi il Mes com’è adesso non va bene, punto. Lo era un mese fa, lo è adesso, non è cambiato nulla”, taglia corto il capo politico, Vito Crimi. “Non vedo ancora nessuna novità sul tema. Si continua a ripetere la stessa cosa e la nostra posizione l’abbiamo detta e ribadita, non è cambiato nulla da un mese a questa parte. A volte – confida ai cronisti che lo interpellano – mi stanco anche di ripetere la stessa frase”. Sulla stessa lunghezza d’onda è Luigi Di Maio. “Il Mes? In questo momento stiamo pensando al Recovery fund”, dice, e ricorda che nelle prossime settimane inizierà “il confronto con la Commissione europea sui progetti”. 
Conte.  “Se abbiamo dei progetti da realizzare e serviranno soldi aggiuntivi lo valuteremo tutti insieme in Parlamento”, ha dichiarato il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, rispondendo una domanda sul possibile ricorso dell’Italia al Mes. 
Reazioni. Di parere opposto è invece Stefano Bonaccini, presidente dell’Emilia Romagna e della Conferenza delle Regioni. “Spero che il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, capisca che ce n’è bisogno”, afferma Bonaccini che questa sera non sarà alla Festa dell’Unità a Modena dove interverrà il premier. “Con Conte lavoro bene. Non ha bisogno della mia presenza per fare bella figura Modena stasera, né per esprimere il suo pensiero che per gran parte condivido”, aggiunge.  Forza Italia commenta con ironia l’ennesimo ‘niet’ grillino e critica il Pd. “Alla direzione del partito – attacca Anna Maria Bernini – Zingaretti ha lanciato una sorta di ultimatum sul Mes, non si capisce bene se ai Cinque Stelle, a Conte oppure a sé stesso. Se era un ultimatum al M5S oggi è stato già respinto al mittente da Di Maio, e se era per Conte è rimasto senza risposta. Il Pd – conclude – quindi è il garante di nulla”. 
Ue. L’Italia mostra ancora “significative difficoltà domestiche” ad approvare la riforma del Meccanismo europeo di stabilità “già concordata” e ciò non solo “mette in ombra gli altri capitoli in discussione”, ma rischia di far ritardare l’intero dossier sull’unione bancaria. A dirlo è un alto funzionario Ue al corrente sui negoziati interrotti alla fine dello scorso anno e mai più ripresi per via dello scoppio della pandemia. E mentre il Mes negli ultimi mesi è tornato di attualità con l’apertura di un canale di finanziamento dedicato alle spese sanitarie, nei tavoli della politica economica europea si è già ripreso a discutere della controversa riforma dell’intero strumento.

8 Settembre 2020
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