Short Theatre
3:00 pm, 3 Settembre 20 calendario

Short Theatre al via la XIV edizione

Di: Redazione Metronews
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TEATRI Si inaugura domani 4 settembre la XV edizione di Short Theatre, il festival internazionale dedicato alla creazione contemporanea e alle performing arts, che fino al 13 settembre animerà gli spazi di WeGil, La Pelanda del Mattatoio Roma, il Teatro Argentina e il Teatro India.
Al centro della programmazione della prima giornata al WeGil le video-installazioni di Monira Al Qadiri, la decostruzione degli immaginari coloniali nell’opera di Salvo Lombardo, le visioni disturbanti di Zapruder, la performance di Kinkaleri con Jacopo Benassi e le selezioni musicali di una delle figure più interessanti della scena elettronica internazionale, Elena Colombi.
Giovane artista del Kuwait Monira Al Qadiri interpreta e racconta le culture del Golfo Persico, tra tradizione, complessità e stereotipi. È a Short Theatre dal 4 al 6 settembre con tre suoi lavori – Diver, Travel Prayer e Behind the Sun. Diver è un’installazione video immersiva che rappresenta un nuovo capitolo della sua continua ricerca di legami storici tra il mondo pre e post-petrolifero nel Golfo Persico. Per centinaia di anni, l’economia della regione costiera è stata basata sulle perle decorative. Dopo la scoperta del petrolio nel XX secolo, si è verificata una massiccia trasformazione nelle società e questa parte della storia è stata cancellata, relegata alla narrativa popolare. Il video vuole colmare questa lacuna attraverso una coreografia di nuotatori sincronizzati che indossano tute dicroiche dalla stessa lucentezza delle perle e dell’olio, su una canzone tradizionale dei pescatori di perle. Gli stessi corpi dei nuotatori diventano puro ornamento ma al tempo stesso testimoni di un’identità perduta. In Travel Prayer l’artista distilla le epocali collisioni tra tradizione e tecnologia, cultura del deserto e capitale globale , che definiscono sempre più gli stati del Golfo. L’opera consiste in una inquadratura stretta di una corsa di cammelli che l’artista ha registrato da una trasmissione televisiva, rallentata ricolorata e musicata con una partitura elettronica, inserendo anche una voce che recita melodicamente una preghiera dedicata al viaggio sicuro. I cammelli sono equipaggiati con frustatrici telecomandate, che i loro proprietari azionano mentre seguono la corsa in SUV. Travel Prayer è uno studio sulle contraddizioni del progresso: i cammelli dalle appendici robotiche sono un esempio di un’antica tradizione tragicamente coinvolta nello sviluppo accelerato che ha spinto il Golfo dalla seconda metà del secolo scorso. Behind the Sun si concentra sulle immagini apocalittiche dei giacimenti petroliferi dati alle fiamme in Kuwait durante la ritirata delle forze d’invasione della Guerra del Golfo come atto finale di sfida. Dopo aver vissuto in prima persona questa realtà distopica, l’artista ha sentito il bisogno di esaminarla come un paesaggio dalla memoria che riafferma la sua attualità oggi. Le immagini degli incendi di petrolio sono giustapposte a monologhi audio di programmi televisivi islamici di quel tempo, improntati a una visione olistica. E quelle immagini di morte sembrano preludere alla successiva mutazione dell’Islam verso ideologie estreme.
È sulla destrutturazione degli immaginari coloniali che si concentra, invece, il lavoro di Salvo Lombardo e della sua compagnia Chiasma. Lombardo presenta Jungle Soul, un habitat immersivo che riproduce un indistinto giardino “esotico”, in cui emergono le derive dell’appropriazione culturale e degli immaginari contemporanei, proseguendo la ricerca intorno alle rappresentazioni esotizzanti e razzializzate dei corpi.
Anubi is not a dog del collettivo Zapruder, sperimentatori del linguaggio cinematografico, a cavallo tra arte visiva e performance, segue la realizzazione di un lavoro filmico in cui i protagonisti sono un gruppo di cani e i loro proprietari impegnati in un dog show in cui il codice relazionale tra animale e padrone si trasforma in una vera e propria danza di coppia basata su ritmo, scambi, dono e fiducia. L’indagine sulla danza è portata avanti anche dal coreografo marocchino Radouan Mriziga con la performance site specific 0. / Short Theatre in cui analizza il rapporto tra danza e architettura e la combinazione di corpo, mente e spirito. Gerald Kurdian presenta Hot Bodies – Choir, terzo progetto del ciclo di ricerca HOT BODIES OF THE FUTURE incentrato sulle rivoluzioni sessuali, esito finale del laboratorio sviluppato nei giorni precedenti al Teatro India con un gruppo eterogeneo di persone, di tutte le età, provenienza, genere e orientamento sessuale sulla composizione di un repertorio canoro queer.
Tra visivo e performativo è il lavoro Once More, in scena della compagnia di teatro-danza Kinkaleri con il fotografo Jacopo Benassi: un confronto senza freni tra due soggetti, dove corpo, suono, luce, buio e parole si fanno partitura libera e improvvisa, di fronte all’occhio imperscrutabile della macchina fotografica, che registra e ridefinisce in tempo reale ciò che accade.
Nell’ambito del progetto in residenza Little Fun Palace_Scuola Nomadica di OHT, in programma la proiezione di The Age of Autonomous Exploration di Matthew C.Wilson.
A chiudere la serata, le sonorità di Elena Colombi in un dj set completamente ripensato in chiave di ascolto musicale, così come tuti gli eventi della sezione Controra. Nata in Italia e cresciuta in una famiglia non convenzionale e anticonformista, Elena Colombi si è trasferita a Londra nel 2008 e ha organizzato una riuscita serie di party che l’hanno resa nota nella scena underground. Ora autorevole dj e conduttrice su NTS Radio, Elena propone uno stile musicale che attinge a un’ampia gamma di influenze e ispirazioni. Per lei, conoscere e sentire la musica non significa specializzarsi in un genere particolare. Estranea alle tendenze, preferisce invece cogliere i migliori elementi del passato e futuro, prestando attenzione speciale ad artisti oscuri e ignorati dai più. Ritmi industriali, pulsazioni techno, atmosfere ambient, suoni sintetizzati, disco insolita, passioni baleariche, proto-house, e altra world music che crea dipendenza: nei suoi set dinamici c’è di tutto ed è perfettamente equilibrato, che lei si esprima in radio, in un club, o nella propria collezione di mix variegati ma coerenti.
La Pelanda – Mattatoio di Roma, Piazza Orazio Giustiniani 4
WEGIL, Largo Ascianghi 5
Teatro Argentina, Largo di Torre Argentina, 52
Teatro India, Lungotevere Vittorio Gassman, 1
www.shorttheatre.org
Tel. +39 06 44702823
 

3 Settembre 2020
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