Peppe Soks
1:00 pm, 3 Settembre 20 calendario

Peppe Soks: Stella del Sud storia di un ragazzo con un sogno in tasca

Di: Redazione Metronews
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MUSICA «Stella del Sud è la storia di un ragazzo del Sud Italia che non ha nulla in tasca, solamente un sogno. Noi che partiamo dal basso sogniamo di volare in alto e nonostante cadiamo più volte abbiamo la forza di rialzarci più forti di prima fino a raggiungere l’obiettivo. Le tracce d’amore sono per la mia terra, per mia madre, per la mia ragazza e per la mia musica, che non mi ha mai abbandonato durante questo cammino. La fame è tanta e il sogno è di portare in alto la mia gente e la mia famiglia, per far sì che i ragazzi di strada smettano di commettere errori per assicurarsi un futuro migliore». Così Peppe Soks a proposito del suo ultimo progetto in uscita venerdì 4 dicembre.
L’album, che si compone di 14 tracce, include anche la bonus track “Mancavi tu RMX” feat. Alfa, brano che l’artista presenta sotto una nuova veste dopo aver ricevuto la certificazione di Disco d’Oro con oltre 23 milioni di stream. Il disco è impreziosito dai featuring con Boro Boro, Franco Ricciardi, Geolier, Lele Blade, Rémy, Skinny e Vaz Tè.
Il disco giunge a distanza di un anno e mezzo dalla pubblicazione dell’ultimo lavoro in studio di Peppe Soks, che per la produzione ha scelto di affidarsi interamente a Janax e 2ndRoof Music, che hanno curato il sound di ogni brano cucendolo su misura sulle taglienti rime del rapper e degli artisti che con lui hanno collaborato. Il risultato è un mix eterogeneo di sonorità hip hop, trap, reggaeton e latine, ingredienti di un cocktail esplosivo che dà la carica ma che risulta perfettamente bilanciato, con tracce più ritmate e trascinanti che si alternano a pezzi più intimi e introspettivi.
Il progetto racchiude l’essenza della musica di Soks, che narra una storia di rivalsa e di rivincita, una piccola epopea di un ragazzo come tanti che con determinazione e forza di volontà è riuscito a riscattare sé stesso e la sua gente, partendo dal basso con umiltà ma con la fame necessaria a raggiungere i propri sogni. L’album è caratterizzato da un tripudio di sonorità diverse e dal susseguirsi di brani cantati e rappati in più lingue, come italiano, francese e dialetto napoletano, con cui l’artista si destreggia con maestria affidando alla sua penna il compito di dar voce ai pensieri più intimi e reconditi, scavando nelle pieghe più nascoste del suo animo senza paura di scoprire anche gli angoli più sensibili.
I testi più crudi e impegnati si alternano a quelli più ritmati e ballabili, forgiando l’anima di un disco in cui il rapper dimostra di saper abbracciare sound e temi differenti, come l’amore, l’amicizia e la fratellanza, spesso difficili e controversi ma estremamente attuali e doverosi da affrontare, risultando comunque credibile e assolutamente a fuoco in ogni traccia.
La raccolta si apre con “Intro (La mia storia)”, un pezzo estremamente intimo e personale che, come suggerisce il titolo, si presenta come l’incipit del racconto che PEPPE SOKS sta per iniziare. Il rapper si confessa senza vergogna e senza filtri, attingendo alla sua famiglia, al suo passato e alle lotte che ha affrontato, perso e, soprattutto, vinto. La battaglia non si è ancora conclusa, i fantasmi del passato bussano ancora alla sua porta, ma l’artista è pronto a combatterli senza paura, consapevole che la strada da percorrere è lunga ma che la meta da raggiungere vale qualsiasi sforzo.
La stessa chiave di lettura è quella che si riscontra in “Hip Hop”, un brano forte e allo stesso tempo melodico, in cui l’artista partenopeo ricorda il passato da un punto di vista differente, attingendo ai pilastri della musica rap con cui è cresciuto, come Club Dogo e Marracash, e ponendo l’attenzione sul contrasto con un presente fatto di social network, tormentoni estivi e musica in streaming, esprimendo con lucidità il suo punto di vista su una realtà in cui vengono a mancare i solidi punti di riferimento di un tempo.
“Stella del Sud” prosegue con il primo dei featuring di cui si avvale, quello con il conterraneo Geolier in “Motel”. Le rime dei due rapper partenopei si incastrano alla perfezione in un pezzo malinconico che rievoca un amore perduto, che a distanza di anni continua a tornare in mente con prepotenza, impresso nella testa e nel cuore. Un sentimento simile a quello cantato in “Pareva a luna”, un brano romantico in cui la persona amata è paragonata alla Luna, di cui possiede la stessa bellezza e la stella luminosità.
Il lato più irriverente e scanzonato dell’artista emerge invece nella traccia dal titolo “Nel club”, un pezzo estremamente ritmato, dove l’anima hip hop del rapper campano incontra quella latina e reggaeton di Boro Boro, dando vita a un’esplosione musicale perfetta per dare all’album una connotazione da club.
Segue “Io & te”, un brano nostalgico dedicato a una persona con cui Peppe è legato dall’infanzia, con cui è cresciuto “grezzo” come le case popolari in cui ha vissuto, che ora vuole ricoprire di attenzioni dall’alto dei grattacieli, consapevole di quanto il sentimento che li accomuna sia forte ma effimero come un disegno in riva al mare, che può essere cancellato con facilità dalla prima onda.
A dare ancora più colore ed eterogeneità a “Stella del Sud” è “Bravi a perderci”, in cui il l’artista collabora con Vaz Tè e Rémy, un talentuoso rapper francese che contribuisce a dare alla raccolta un sapore internazionale. Nel brano si raccontano le difficoltà che si celano dietro un qualsiasi rapporto, che sia amore, amicizia o fratellanza.
Seguono “Baby Stop”, in cui si racconta la passione intensa ma fugace dell’ultima notte passata con chi si ama, quando si è consapevoli che dal giorno dopo niente sarà più lo stesso, e “Passamontagna” feat. Lele Blade, una lucida istantanea della dura vita dei quartieri, della legge della strada che non perdona e in cui il fine giustifica i mezzi.
Sonorità decisamente più trap si riscontrano in “Magnifique”, un brano in cui il rapper rimarca con orgoglio di non dover niente a nessuno per ciò che ha ottenuto, se non a sé stesso. Dalla strada a una suite la sua vita è cambiata, sta ottenendo ciò che ha sempre sognato e nessuno può fermarlo.
La raccolta prosegue con altri due speciali featuring: quello con Franco Ricciardi in “Che fa”, una delle tracce più intense e melodiche dell’album, un flusso di coscienza in cui l’ascoltatore è trasportato nel turbinio di pensieri dell’artista, che riflette su di sé, sulla sua famiglia, sull’amore e sull’odio che si alternano in una vita che è un saliscendi di emozioni; e quello con Skinny in “Sceng ind’o quartier”, un pezzo potente e dal beat penetrante, a cui fanno da sottofondo gli spari e le sirene della polizia, a dimostrazione che ciò da cui si proviene non si cancella, che nonostante la macchina e le scarpe nuove l’artista rimane lo stesso, ancorato a un passato di cui non riesce a disfarsi completamente.
In “Pensavo che” Soks ringrazia invece la musica, che lo ha salvato da una vita già scelta per lui, predefinita, da cui pensava di non poter sfuggire. Quella che sta vivendo è una libertà inestimabile e preziosa, che ha conquistato grazie alle sue canzoni, con le quali si è svincolato da un futuro scritto per lui da altri.
A chiudere: “Mancavi tu RMX”, degna conclusione di un viaggio introspettivo in cui l’artista non si è risparmiato. La nuova versione della hit certificata Disco d’Oro costituisce la bonus track della raccolta e si avvale del featuring con Alfa. I due giovani artisti cantano a cuore aperto, con i loro stili musicali unici e molto diversi, la gioia nell’avere al proprio fianco una persona con cui si migliora, che porta a non commettere errori e a mostrare la parte migliore di se stessi.

3 Settembre 2020
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