Il Papa e la pandemia “Si esce migliori con la solidarietà”
ROMA. «Cari fratelli e sorelle, buongiorno! Dopo tanti mesi riprendiamo il nostro incontro faccia a faccia e non schermo a schermo. Questo e’ bello!». Cosi’ Papa Francesco ha esordito nell’Udienza Generale nel Cortile San Damaso, la prima con i fedeli dopo il lockdown. L’attuale pandemia «ha evidenziato la nostra interdipendenza: siamo tutti legati, gli uni agli altri, sia nel male che nel bene. Perciò, per uscire migliori da questa crisi, dobbiamo farlo insieme, tutti quanti, nella solidarieta’. Questa parola oggi vorrei sottolinearla», ha detto Papa Francesco. «Come famiglia umana – ha sottolineato il Pontefice – abbiamo l’origine comune in Dio; abitiamo in una casa comune, il pianeta-giardino in cui Dio ci ha posto; e abbiamo una destinazione comune in Cristo. Ma quando dimentichiamo tutto questo, la nostra interdipendenza diventa dipendenza di alcuni da altri, aumentando la disuguaglianza e l’emarginazione; si indebolisce il tessuto sociale e si deteriora l’ambiente. Sempre lo stesso modo di agire».
Bergoglio invita a mettere da parte egoismi e rigidità:«In un mondo interconnesso, sperimentiamo che cosa significa viverenello stesso “villaggio globale”; però non sempre trasformiamo questa
interdipendenza in solidarietà. Gli egoismi – individuali, nazionali e
dei gruppi di potere – e le rigidità ideologiche alimentano al contrario ‘strutture di peccatò”.
Solidarietà non è solo aiutare gli altri
Bergoglio spiega nel profondo che cosa sia la solidarietà: “La parola “solidarietà” si è un pò logorata e a volte la si interpreta male, ma indica molto di più di qualche atto sporadico di generosità. Richiede di creare una nuova mentalità che pensi in termini di comunità, di priorità della vita di tutti rispetto ‘all’appropriazione dei beni da parte di alcunì. Non è solo questione di aiutare gli altri: si trattadi giustizia. L’interdipendenza, per essere solidale e portare frutti,
ha bisogno di forti radici nell’umano e nella natura creata da Dio, ha bisogno di rispetto dei volti e della terra”.
Un pensiero ai giovani
Infine aun pensiero alle giovani generazioni: “Il mio pensiero va in modo particolare ai giovani che riprenderanno la scuola nelle prossime settimane. Su voi e sulle vostre famiglie invoco la gioia e la pace di Cristo. Dio vi benedica!”.
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