Migranti
12:23 pm, 30 Agosto 20 calendario

Maxi sbarco a Lampedusa Il sindaco: “Adesso basta”

Di: Redazione Metronews
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Un’imbarcazione con 450 migranti a bordo è approdata la scorsa notte nel porto di Lampedusa. Si tratta di un vecchio peschereccio, che è stato avvistato dalle motovedette di Guardia Costiera e Guardia di finanza e scortato fino in porto. Nell’isola la situazione era già molto difficile, con un migliaio di persone ammassate nell’hotspot: circa dieci volte la capienza nominale della struttura.
Sindaco. Dopo il maxi sbarco di stanotte il sindaco di Lampedusa, Totò Martello, non si trattiene: “Domattina convocherò i rappresentanti delle associazioni di categoria dell’isola, dichiariamo lo sciopero generale”, dice Martello. “Abbassiamo le saracinesche, il governo nazionale continua ad mantenere un silenzio che fa paura. Qualcuno può ricordare a Conte che Lampedusa è italiana?”, continua il sindaco. “Posso capire che non si vedono arrivare i barchini – aggiunge Martello – ma se un peschereccio di queste dimensioni con centinaia di persone arriva fin qui e nessuno se ne accorge, vuol dire che non c’è alcun controllo nel Mediterraneo. Ma che fanno le navi militari? Mica siamo in guerra, perché non le impiegano per interventi di sicurezza in mare, e per trasferire i migranti?”     Il sindaco torna anche a insistere sulle condizioni di estrema precarietà dell’hotspot. “Il Centro di accoglienza è colmo oltre ogni limite di sopportazione umana, e l’Esercito che era stato inviato per evitare che qualcuno abbandonasse la struttura evidentemente non basta dal momento che c’è chi continua ad uscire dal Centro violando le disposizioni di sicurezza sanitaria”, afferma Martello. E ribadisce: “Domani ci riuniamo con gli imprenditori locali, dichiariamo lo sciopero sull’isola, questa situazione non ha precedenti. La gente in pericolo va aiutata, ma l’accoglienza umanitaria ha bisogno di regole perché qui adesso ad essere in pericolo siamo noi”. 
Musumeci. “Ennesimo sbarco di 450 uomini a Lampedusa ma nessuno ha visto nulla! Avevamo chiesto a Roma di recuperare i mesi persi, senza nessuna programmazione. Avevamo chiesto un ponte aereo, di presidiare il Canale di Sicilia per impedire a questi squallidi mercanti di morte di continuare indisturbati. Mi rivolgo direttamente al presidente Conte. Lampedusa non ce la fa più. La Sicilia non può continuare a pagare l’indifferenza di Bruxelles e il silenzio di Roma”. Lo afferma il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci. “C’è una emergenza umanitaria – prosegue Musumeci – e sanitaria. Lo dicono i numeri. Lo dicono i fatti. E non basta impugnare una ordinanza per negare la realtà. È tempo di decisioni forti. Presidente Conte, convochi il Consiglio dei ministri per affrontare l’emergenza di questi mesi, divenuta insopportabile in queste ore. Lo chiedo da presidente di una Regione che, come prevede lo Statuto, ha diritto di partecipare al Consiglio quando si affrontano decisioni che riguardano la mia Isola. Lo chiedo con rispetto, ma con fermezza. Non costringete i lampedusani a scioperi e serrate. È un luogo meraviglioso, quello: non merita questo trattamento!”, conclude Musumeci. 

30 Agosto 2020
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