Juventus, il bel gioco nei sogni di Pirlo
CALCIO Trattenere Dybala, dare l’addio a Higuain, riportare alla Juventus quell’entusiasmo che ultimamente si è perso, e soprattutto dare alla squadra un gioco di qualità, fatto di possesso palla: «Bisogna essere propositivi, e, quando si perde il pallone, recuperarlo velocemente». È questo, in sintesi, il programma esposto da Andrea Pirlo nella sua conferenza stampa di avvio della sua panchina. «Io tecnico predestinato? Vedremo dai risultati», ha detto con cautela, aggiungendo subito dopo, però, che lui si sente «al posto giusto e nel momento giusto». Quanto ai motivi per cui ha chiesto Igor Tudor come “spalla”, ha spiegato: «E’ stata una mia scelta, avevo bisogno di un assistente con esperienza, e che fosse già stato un ex calciatore e un ex difensore e soprattutto che avesse un certo tipo di personalità all’interno di spogliatoio e campo. In più, era anche un ex juventino quindi era la persona perfetta per entrare nel mio staff».
Su Dybala ha detto che «non è mai stato sul mercato, fa parte del progetto». Sul Pipita (sotto contratto fino al 2021), invece, parole dolci e dure allo stesso tempo: «Ho parlato con lui, lo ammiro moltissimo, ma i cicli finiscono, è un campione ma le nostre strade devono separarsi». Si profila quindi un addio consensuale. Khedira, invece, «è stato infortunato», quindi il giudizio pare in sospeso. «Vedremo», chiosa Pirlo. E Ronaldo? «Ho parlato con lui prima di iniziare. Abbiamo parlato di tutto, del presente e del passato. Ma ci sarà tempo per chiarire gli aspetti tecnico-tattici».
Il lavoro che si preannuncia è duro, e il tempo scarso: «C’è pochissimo tempo, perché già in questo fine settimana i giocatori andranno in Nazionale. Dovremo sfruttare tutti i momenti e i giocatori a disposizione per arrivare alle prime partite ed essere pronti. Riportare lo spirito della prima Juve in cui ho giocato? Magari poter raggiungere quel tipo di voglia e quello lo spirito di coesione della Juventus di Conte».
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