Coronavirus
10:17 am, 23 Agosto 20 calendario

Superati 800mila morti Restrizioni in tutto il mondo

Di: Redazione Metronews
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Il coronavirus ha superato le 800 mila vittime, e diversi Paesi aumentano le restrizioni nel tentativo di impedire il manifestarsi di una seconda ondata. L’Europa occidentale, in particolare Spagna, Italia, Germania e Francia, è stata colpita da livelli di infezione che non si vedevano da molti mesi e in Asia la Corea del Sud è stata l’ultima nazione ad annunciare restrizioni In tutto il mondo, dal 6 giugno il numero di morti è raddoppiato con 100.000 decessi solo negli ultimi 17 giorni, mentre sono stati segnalati oltre 23 milioni di casi. L’America Latina è la regione più colpita, mentre più della metà dei decessi globali sono stati segnalati negli Stati Uniti, Brasile, Messico e India. 
Oms. Venerdì l’Oms si è detta  ottimista sulla capacità di contenere la pandemia in meno di due anni e il capo dell’Organizzazione, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha traccuato un parallelo con la pandemia di Spagnola del 1918 costata la vita a 50 milioni di persone.
“Abbiamo uno svantaggio di globalizzazione, vicinanza, connessione, ma un vantaggio di una tecnologia migliore, quindi speriamo di porre fine a questa pandemia prima di meno di due anni”, ha detto. Senza un vaccino utilizzabile ancora disponibile, lo strumento più importante che i governi hanno a disposizione è quello di limitare le loro popolazioni o imporre le distanze sociali. La Corea del Sud ha annunciato un aumento delle restrizioni sabato, dopo che sono stati segnalati 332 nuovi casi nelle ultime 24 ore, la cifra giornaliera più alta dall’inizio di marzo.
“Siamo in una fase molto precaria in cui potremmo vedere l’inizio di una seconda ondata a livello nazionale”, ha detto il ministro della Salute Park Neung-hoo in una conferenza stampa.
Le misure includono restrizioni su raduni e attività, tra cui gli sport professionistici, che si giocheranno a porte chiuse, mentre le spiagge a livello nazionale verranno chiuse.
Epidemia. In Germania, un’università ha dato il via a una serie di concerti pop come esperimento di massa: l’obiettivo è vedere se eventi con 2.000 persone possano riprendere in sicurezza. In Libano, dove si stanno ancora affrontando le conseguenze della devastante esplosione che reso inagibile parte della città, si teme che il fragile sistema sanitario faccia fatica a far fronte a un ulteriore picco di casi di COVID-19, soprattutto dopo che alcuni ospedali vicino al porto sono stati danneggiati. Le Americhe hanno sopportato il peso maggiore del virus in termini di salute, rappresentando oltre la metà dei decessi nel mondo. “Guidiamo il mondo nelle morti”, ha detto giovedì Joe Biden, accettando la nomina a candidato del partito democratico alle elezioni presidenziali statunitensi. Il paese conta 176.332 morti su 5,7 milioni di infezioni. I nuovi casi quotidiani negli Stati Uniti sono in calo da settimane, ma gli esperti non sono sicuri che gli americani avranno la disciplina che serve a tenere sotto controllo l’epidemia.
 

23 Agosto 2020
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