Scuola
5:52 pm, 19 Agosto 20 calendario

Scuola, banchi consegnati In modo differenziato

Di: Redazione Metronews
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Un incontro durato a lungo quello di ieri sera tra la Ministra dell’Istruzione Azzolina, il Commissario Domenico Arcuri, i rappresebtanti di comuni e province e i sindacati.
Una convicazione servita “a fare chiarezza rispetto al calendario di consegna dei banchi monoposto che se in alcuni istituti dovessero arrivare oltre il 14 settembre, in quelle scuole si dovrà ricorrere necessariamente alla didattica a distanza”. A dirlo è il presidente dell’Associazione nazionale Presidi, Antonello Giannelli.
“Un’altra questione da affrontare durante il vertice- ha aggiunto Giannelli- è quella relativa ai locali: in molte scuole le aule sono di piccole dimensioni. In quel caso anche i banchi monoposto risulterebbero inutili. Per questo attendiamo anche dagli enti locali delle risposte sugli spazi da poter utilizzare in questo senso”.
Priorità differenziate. Nelle regioni più colpite e a rischio le forniture dei banchi arriveranno prima: questo quanto emerso dall’incontro. Il Commissario Arcuri durante l’incotro ha illustrato i criteri cui attenersi nel definire l’assegnazione dei banchi, che avverrà tenendo conto dei seguenti parametri: indice Rt e curva del contagio nella regione; assegnazione in via prioritaria alla scuolaprimaria; data di apertura delle scuole; rapporto tra dotazione e spazi incrementali esterni.
“Non sono i banchi l’unico problema da affrontare, forse nemmeno il più importante, dal momento che i tempi di consegna, com’è ormai ampiamente noto, andranno ben oltre la data di inizio delle attività e occorrerà attendere settimane prima che sia completata la fornitura. Le scuole invece devono essere messe da subito nella condizione di ripartire in sicurezza: compito difficile e complesso, di cui finalmente tutti si stanno rendendo conto”. Così in una nota congiunta si sono espressi segretari generali di Flc Cgil Cisl Scuola, Uil Scuola Rua e Snals Confsal al termine dell’incontro.
Monitoraggio “Per questo – aggiungono Francesco Sinopoli, Maddalena Gissi, Giuseppe Turi e Elvira Serafini – è necessario che oltre a definire criteri e priorità di distribuzione dei banchi si garantisca l’immediata attivazione di quanto prevede il Protocollo di sicurezza, a partire dall’attivazione di tutti i tavoli di monitoraggio, a ogni livello. Non è pensabile infatti una gestione solo centralistica per situazioni che si presenteranno in modo molto differenziato da territorio a territorio: al livello centrale spetta definire indicazioni chiare e soprattutto assicurare la necessaria dotazione di risorse al sistema, ma vanno resi pienamente operativi da subito tutti i livelli territoriali”.
Trasparenza. “Serve poi il massimo di trasparenza, di informazione e cognizione delle diverse situazioni – proseguono i segretari generali – se si vogliono rendere efficaci e proficue le sedi di confronto. Ad oggi siamo in attesa di conoscere i dati dei monitoraggi precedenti, senza i quali è impossibile avere un quadro puntuale delle esigenze e del fabbisogno. Una costante informazione è il presupposto indispensabile per mettere tutti, e a ogni livello, nelle condizioni di aggiornare tempestivamente il quadro interventi necessari alla luce degli sviluppi di una situazione che va seguita giorno per giorno”.
 
Intanto, fanno sapere dal Governo, sono già due milioni i test sierologici consegnati alle Regioni per la somministrazione ad insegnanti e personale non docente di tutte le scuole, in vista dell’inizio del nuovo anno scolastico. Lo screening partirà dal 24 agosto
Fronte dei sindacati. Nel frattempo Cgil, Cisl, Uil, Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, hanno intanto sottoscritto il Protocollo sicurezza per servizi educativi e scuole infanzia.
“Con questa firma- si legge in una nota- si creano le condizioni affinchè, nello spirito di responsabilità e di condivisione, la molteplicità dei soggetti coinvolti potrà convergere per assicurare le migliori condizioni della ripartenza anche nel segmento 0-6 del sistema integrato. Tale protocollo, insieme a quello sottoscritto il 6 agosto per le scuole di ogni ordine e grado – affermano le tre Confederazione insieme alle categorie del pubblico impiego e della scuola – completano e ampliano il quadro di garanzie e tutele per un settore strategico per lo sviluppo. Si creano condizioni condivise di rientro nei centri educativi per la prima infanzia e per le scuole dell’infanzia dell’intero sistema paritario, riconoscendo le specificità gestionali, che danno risposte alle famiglie”.
Linee guida. In sostanza sono stati concordati alcuni principi e requisiti per: l’igienizzazione di locali e arredi; la gestione della prima fase di manifestazione di sintomi riconducibili al contagio; la formazione e informazione su regole di prevenzione rivolte alle famiglie, agli accompagnatori e ai lavoratori. Inoltre, cinque i punti “particolarmente qualificanti” che secondo sindacati confederali e categorie “aprono prospettive di ulteriore approfondimento e miglioramento”: L’esigenza di garantire la stabilità e continuità dei gruppi e sezioni con le figure adulte di riferimento (educatori, docenti, operatori ausiliari), evitando l’utilizzo promiscuo di spazi da parte dei bambini di diversi gruppi/sezioni, secondo il modello organizzativo ‘a bolla’.
La necessità di dare risposte concrete al ‘personale in condizioni di fragilità”, nell’ambito dell”accomodamento ragionevole’ previsto dal Protocollo Nazionale di Sicurezza del 24 aprile 2020 voluto dalle organizzazioni sindacali.
Il coinvolgimento delle Asl nel sostegno psicopedagogico, salvaguardando, laddove presente, la funzione dei coordinamenti pedagogici nonchè soluzioni più flessibili relative ai servizi mensa. La necessità di verificare, secondo le proprie competenze in materia di sistema integrato 0-6, la possibilit di individuare ulteriori figure professionali. La necessità anche in deroga alle norme per le sostituzioni, di assegnare dotazioni organiche aggiuntive nei limiti delle risorse disponibili.
Secondo i sindacati servono più risorse per rendere operativi questi punti del protocollo.  Ma su questo il confronto con il governo è aperto.
 

19 Agosto 2020
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