Milano
4:02 pm, 24 Luglio 20 calendario

Preso il presunto killer della trans di piazza Firenze

Di: Redazione Metronews
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Sempione. Le manette ai polsi sono scattate questa mattina all’alba. A incastrare il presunto omicida della trans Emaniuel Alves Rabacchi, 48 anni, trovata morta in casa sua in via Plana, vicino a piazza Firenze, a Milano, sono state le immagini delle telecamere posizionate in strada. In manette è finito così un italiano di 42 anni, italiano, dipendente di un istituto di credito di Milano, fermato con l’accusa di avere ucciso con 80 pugnalate la donna. L’uomo è anche accusato di strage per aver lasciato aperto il gas della cucina della vittima nel tentativo di provocare un’esplosione e di cancellare le sue tracce.
Proprio sentendo l’odore del gas i vicini hanno dato l’allarme e questo ha permesso di scoprire il cadavere della transessuale massacrata con oltre 80 coltellate su tutto il corpo. Il 42enne era un cliente abitale della vittima da anni, come hanno confermato messaggi in chat di whatsApp e le amiche della transessuale che lo hanno riconosciuto nelle immagini video.
 La sera dell’omicidio le telecamere collocate in via Plana lo hanno ripreso tutte e due le volte in cui si è recato a casa di Emaniuel Alves, forse proprio la seconda volta è avvenuto l’omicidio secondo gli inquirenti, con la successiva apertura del gas. A casa del fermato, nel corso di una perquisizione, è stato trovato il coltello dell’omicidio oltre a un paio di scarpe con quelle che sembrano tracce ematiche che verranno analizzate.
Non è ancora chiaro quale sia esattamente il movente di un delitto così efferato ma un’ ipotesi potrebbe essere quella di un debito pregresso del fermato nei confronti della vittima. “Un debito che si aggirerebbe attorno ai 500 euro. Siamo ancora in fase di approfondimento per capire di che natura è questo debito – ha chiarito il Procuratore aggiunto, Laura Pedio -. Lui consumava droga con lei, forse aveva anche dei rapporti, ma non sappiamo a cosa fosse legato il debito, immaginiamo prestazioni o droga”. A casa della vittima è stata trovata della cocaina.
Il 42enne fermato, che aveva solo un vecchio precedente per guida in stato di ebrezza, è stato interrogato davanti al Pm ma si è avvalso della facoltà di non rispondere. L’uomo fermato è stato identificato anche grazie alle immagini della targa dell’auto, che è risultata intestata ad una donna, una sua collega con cui ha una relazione stabile. 

24 Luglio 2020
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