Scuola
6:30 am, 17 Luglio 20 calendario

Altro che scuola sicura Sempre di più le classi pollaio

Di: Redazione Metronews
condividi

PISA  Da una parte la necessità di riaprire le scuole in sicurezza, mantenendo la distanza di un metro tra un banco e l’altro, dall’altra le direttive del  Miur, che ormai da anni, chiedono ai presidi di accorpare le classi. Sembrano due universi paralleli, destinati a non incontrarsi mai: ma quello a cui sono chiamati molti presidi è davvero un rebus difficilmente risolvibile, in cui a perdere sono soprattutto gli alunni.
 Già il 10 aprile, al culmine dell’epidemia di Corvid19, i dirigenti hanno ricevuto dal Miur una nota in  cui ribadiva che le prime classi devono avere almeno 27 alunni e che, nel passaggio dal secondo al terzo anno delle superiori, se una sezione ha meno di 22 alunni, va smembrata punto e basta smistando i ragazzi in altre classi.
  È quello che è successo, tra gli altri, al Liceo scientifico “U. Dini” di Pisa, dove allievi e famiglie hanno  ricevuo l’amara sorpresa di vedere smembrate due seconde. «Abbiamo protestato, ci siamo fatti sentire presso le sedi istitutzionali, ma alla fine abbiamo dovuto accettarlo – racconta una mamma – la preside ci ha spiegato  che aveva le mani legate. La decisione arrivava dal provveditorato. È lì che nominano gli insegnanti in base al numero degli alunni. La preside ha cercato di venire incontro alle esigenze dei ragazzi, dividendoli in piccoli gruppi secondo le loro preferenze. Per gli studenti significa comunque ricominciare da capo, con nuovi compagni e nuovi professori». E a protestare sono anche i docenti del Liceo di Pisa, il cui sindacato ha scritto una lettera aperta rivolta al governo: «Le dimensioni della gran parte delle aule attualmente disponibili non sono tali da ospitare in sicurezza i 27 e più alunni da cui sono formate le classi. Le parole rassicuranti espresse dal Governo non sono rispondenti al vero. La reale situazione della scuola è ben diversa».
 
VALERIA BOBBI

17 Luglio 2020
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo