«Il sudore? Per me è dolore e amore»»
MUSICA Ha tanta voglia di ripartire, Francesco Gabbani. E in questa strana estate porterà in giro “Inedito Acustico”, tour che inizierà il 26 luglio da Majano (Udine).
Gabbani, di che si tratta?
«È un live prettamente acustico, come non ho mai fatto prima: concerti per max mille persone, per rispettare le regole. Per ora tre date, ma altre ne arriveranno. Sono orgoglioso e felice di portare avanti il senso della musica e della condivisione. Sarà un’estate atipica, ma sempre estate sarà. E non vedo l’ora di salire sul palco».
Come ha vissuto il lockdown?
«Io cerco sempre di vedere il bicchiere mezzo pieno, quindi l’ho visto come un’opportunità per fare ciò che prima non riuscivo. Ho letto, scritto, riflettuto. E mi sono dedicato ad attività manuali, tipo la falegnameria».
Da poco è uscito il singolo “Il sudore ci appiccica”.
«È un brano che, fra divertimento e scherzo un po’ provocatorio, porta avanti il concetto dell’album “Viceversa”. Cioè il complicato rapporto tra l’individuo e la collettività, tra quello che siamo noi e come ci vedono gli altri».
Ma cos’è il sudore per Francesco Gabbani?
«Da una parte è fatica e condivisione tra le persone, perché l’uomo si avvicina e si unisce nel bisogno e nella fatica. E noi siamo reduci da un periodo che ci ha fatto capire ancora di più questo aspetto. Dall’altra, invece, il sudore è quando facciamo l’amore, balliamo con gli amici e ci divertiamo. Una componente piacevole e goduriosa della vita».
DIEGO PERUGINI
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