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1:28 am, 26 Giugno 20 calendario

“Per Enasarco serve un commissariamento”

Di: Redazione Metronews
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“Per Enasarco serve un commissariamento ad acta per andare al voto”. Non usa mezzi termini Alfonsino Mei, 52enne consulente finanziario dell’Anasf eletto nel 2016 membro del  cda di Enasarco, l’ente di previdenza e assistenza degli agenti di commercio. 
Mei, cosa sta succedendo in Enasarco?
“Stanno rinviando le elezioni sine die. Si dovevano tenere il 17-30 aprile, e quando è scattato il lockdown eravamo già al 54mo giorno di campagna elettorale”.
Con la quarantena non si è potuto votare?
“Non si è voluto votare. Si poteva fare tranquillamente online, come è previsto nel nostro Statuto fin da quando è stato riformato nel 2016. Nel periodo di chiusura hanno votato tutti gli enti tranne il nostro: ha votato Confindustria, hanno votato persino i medici che certamente erano in prima linea durante l’emergenza Covid. Eppure hanno trovato il modo di votare, e anzi l’affluenza è aumentata. Solo a noi che per Statuto abbiamo il voto online è stato impedito di esercitarlo”. 
I ministeri di riferimento che dicono?
“Ci sono lettere dei ministeri competenti che hanno invitato l’Enasarco a svolgere regolarmente le sue elezioni alla data prevista di aprile, poi una nuova lettera che invitava a votare tra il 20 maggio e il 3 giugno. Ora sembra ci sia una terza lettera che di nuovo intima di andare al voto, entro agosto, ma nonostante sia indirizzata anche al Cda non ci è stata neanche fatta vedere”. 
A questo punto che succede?
“Siamo preoccupati, anche perché è evidente che l’attuale management è in prorogatio e quindi non può assumere decisioni per atti che poi rischiano di essere dichiarati nulli. È assurdo paralizzare il nostro ente per un periodo così lungo e peraltro così difficile. Qui invece di pensare ad affrontare i problemi degli agenti di commercio che scompaiono a migliaia ogni anno e tanto più col Covid, si pensa a come lasciare il più a lungo possibile immutate le poltrone”. 
Lei è parte in causa, in quanto nel cda e uno dei leader della coalizione Fare presto…
“La coalizione si chiama Fare Presto e Fare Bene, perché le elezioni sono urgenti, ma è ancora più urgente dedicarsi, immediatamente dopo, a fare bene il lavoro nell’interesse degli associati. Io in questi anni ci ho provato: sono entrato nel cda nel 2016, quando per la prima volta si sono tenute libere elezioni al posto delle nomine. Ma da allora abbiamo votato quasi solo delibere per gestire problemi eredità di gestione passate; anche perché questo CdA non ha dato sviluppi prospettici alla Fondazione, né fatto investimenti, ma ha solo conservato ciò che era in essere e mantenuto il preesistente. Ho sempre cercato di fare un’opposizione responsabile. Ora con le sigle di “Fare Presto!” chiediamo solo di dare la parola agli associati. Invece sembra che qualcuno voglia tirare il più in là possibile, magari sperando che tra un rinvio e un’epidemia si arrivi al nuovo anno. A questo punto forse bisogna chiedere un commissariamento ad acta, per portare l’Enasarco al voto subito”.
OSVALDO BALDACCI

26 Giugno 2020
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