Mondragone e Bologna paura per i nuovi focolai

«Se dovessimo avere 100 positivi dopo 3/4 mila tamponi di screening, sarà chiusa tutta Mondragone», anticipa Vincenzo De Luca, presidente della Campania. Da ieri militari dell’Esercito sorvegliano insieme alle forze dell’ordine il rispetto della quarantena nella micro zona rossa delle palazzine Cirio. Oggi partirà su base volontaria lo screening con tamponi dei cittadini. A Mondragone cisono state tensioni e anche scontri con i residenti, in relazione al nuovo focolaio che conta almeno 49 infetti soprattutto nella comunità bulgara, in prevalenza con lavori arrangiati e domicili irregolari. Ora l’Esercito, dopo tre notti di fughe dai palazzi circondati dalle forze dell’ordine, con quattro persone che ancora mancano all’appello e tensioni crescenti nelle strade: un gruppo di bulgari ha protestato uscendo fuori dalla zona rossa, ci sono stati tafferugli e lanci di sedie. Tensioni anche tra la popolazione della cittadina. 
Un altro esteso focolaioè invece a Bologna, dove complessivamente risultano 64 persone positive al coronavirus in correlazione al focolaio registrato nel magazzino della BRT Corriere Espresso (ex Bartolini), gigante italiano di logistica. I casi confermati tra i lavoratori dell’azienda sono 47, più parenti e altri contatti. «Il focolaio – spiegano – è confinato al reparto magazzino ed ha quindi coinvolto al momento solo magazzinieri. Si è poi diffuso in alcuni casi a livello del nucleo familiare o tra i contatti amicali». 55 positivi sono asintomatici, 2 sono ricoverati in ospedale, gli altri sono stati posti in isolamento fiduciario domiciliare. L’attività di contact tracing ha prodotto l’esecuzione di oltre 300 tamponi e sono stati disposti complessivamente 130 isolamenti fiduciari domiciliari tra i contatti stretti che sono stati evidenziati nel corso delle inchieste epidemiologiche.