Locarno20, ecco i progetti di The Films After Tomorrow
LOCARNO Selezionati i venti progetti di lungometraggi che parteciperanno alla selezione The Films After Tomorrow, l’iniziativa del Locarno Film Festival che vuole fornire un sostegno concreto ai cineasti che hanno dovuto interrompere il loro lavoro a causa della pandemia. Il 15 agosto due giurie assegneranno i premi, destinati al completamento del film e/o alla ripartenza della produzione: due Pardo 2020 del valore di 70.000 franchi ciascuno ai migliori progetti internazionali e svizzeri, mentre il Campari Award di 50.000 franchi e lo Swatch Award di 30.000 saranno conferiti a un progetto internazionale. Infine, SRG SSR attribuirà un premio del valore di 100.000 franchi nella forma di una campagna pubblicitaria televisiva a un progetto svizzero.
La Direttrice artistica Lili Hinstin e il Comitato di selezione del Locarno Film Festival hanno valutato ben 545 progetti giunti dopo l’apertura del bando di The Films After Tomorrow, bando che ha coinvolto 101 Paesi diversi. Tra questi sono stati scelti dalla Direzione artistica i 20 che si contenderanno i due Pardi 2020 in palio e gli altri premi previsti: 10 per la selezione internazionale e 10 per la selezione svizzera, organizzata e promossa in collaborazione con SWISS FILMS.
Ecco i 10 progetti internazionali selezionati:
– Chocobar di Lucrecia Martel – Argentina/Stati Uniti/Paesi Bassi – Produttori: Rei Cine: Benjamin Domenech, Louverture Films, Lemming Film
– Cidade;Campo di Juliana Rojas – Brasile – Produttori: Dezenove Som e Imagens: Sara Silveira
– De Humani Corporis Fabrica (The Fabric of the Human Body) di Verena Paravel e Lucien Castaing-Taylor – Francia/Stati Uniti – Produttori: Norte Productions: Valentina Novati, Sensory Ethnography Lab: Verena Paravel e Lucien Castaing-Taylor
– Eureka di Lisandro Alonso (nella foto) – Francia/Germania/Portogallo/Messico/Argentina – Produttori: Luxbox: Fiorella Moretti e Hédi Zardi, Komplizen, Rosa Filmes, Mr. Woo, 4L
– Human Flowers of Flesh di Helena Wittmann – Germania/Francia – Produttori: Fünferfilm: Frank Scheuffele, Karsten Krause e Julia Cöllen, Tita Productions: Christophe Bouffil
– I Come From Ikotun di Wang Bing – Francia/Cina – Produttori: Idéale Audience: Hélène Le Coeur e Pierre-Olivier Bardet, WIL Productions: Lihong Kong
– Kapag Wala Nang Mga Alon (When The Waves Are Gone) di Lav Diaz – Filippine/Francia/Portogallo/ Danimarca – Produttori: Films Boutique: Jean-Christophe Simon e Gabor Greiner, Epicmedia Productions: Bianca Balbuena e Bradley Liew, Rosa Filmes: Joaquim Sapinho, Snowglobe Film: Eva Jakobsen, Katrin Pors e Mikkel Jersin
– Nowhere Near di Miko Revereza – Filippine/Messico/Stati Uniti – Produttori: Los Otros: Shireen Seno, Cine Droga
– Petite Solange (Little Solange) di Axelle Ropert – Francia – Produttori: Aurora Films: Charlotte Vincent
– Selvajaria (Savagery) di Miguel Gomes – Portogallo/Francia/Brasile/Cina/Grecia – Produttori: O SOM E A FÚRIA: Luís Urbano, Shellac Sud, RT Features, Rediance Films, Faliro House
Questi, invece, i 10 progetti dalla Svizzera:
– Azor di Andreas Fontana – Svizzera/Argentina/Francia – Produttori: Alina Film: Eugenia Mumenthaler e David Epiney, RTS, Ruda cine, Local Films
– Ein Stück Himmel (A Piece of Sky) di Michael Koch – Svizzera/Germania – Produttori: hugofilm features: Christof Neracher, Pandora Film Produktion, SRF SRG SSR, ARTE
– Far West di Pierre-François Sauter – Svizzera/Portogallo/Italia – Produttori: Le Laboratoire Central: Nadejda Magnenat, Terratreme: João Matos, Qoomoon: Luciano Barisone e Luca Scarabelli
– A Flower in the Mouth di Eric Baudelaire – Svizzera/Francia – Produttori: Kunst Halle Sankt Gallen: Giovanni Carmine, Poulet-Malassis Films: Eric Baudelaire
– L’Afrique des femmes di Mohammed Soudani – Svizzera/Costa d’Avorio – Produttori: Amka Films Productions: Tiziana Soudani (1955-2020), Michela Pini e Amel Soudani, RSI SRG SSR, Nikady’s Production: Djira Youssouf
– Les Histoires d’amour de Liv S. di Anna Luif – Svizzera – Produttori: Beauvoir Films: Aline Schmid
– LUX di Raphaël Dubach e Mateo Ybarra – Svizzera – Produttori: Jeunes Sauvages: Raphaël Dubach e Mateo Ybarra
– Olga di Elie Grappe – Svizzera/Francia – Produttori: Pointprod: Jean-Marc Fröhle, Cinéma Defacto: Tom Dercourt, RTS SRG SSR, Canal +
– Unrueh (Unrest) di Cyril Schäublin – Svizzera – Produttori: Seeland Filmproduktion: Linda Vogel e Michela Pini
– Zahorí di Marí Alessandrini – Svizzera/Argentina/Cile/Francia – Produttori: Le Laboratoire Central: Nadejda Magnenat, El Calefón Cine: Juan Carlos Maristany, Cinestación: Dominga Sotomayor, Norte Productions: Valentina Novati
«Il nostro ruolo come Festival – spiega Lili Hinstin, direttrice artistica del Locarno Film Fest – consiste nel fare da ponte tra i film, l’industria e il pubblico, e quindi abbiamo cercato modi alternativi per portare avanti questa missione in un anno complesso per tutta la filiera cinematografica. Nella scelta dei progetti internazionali abbiamo considerato sia gli autori di riferimento della nuova cinematografia mondiale, sia voci nuove e promettenti, in una selezione che racconta anche le difficoltà che tutte le produzioni indipendenti stanno incontrando in aree geografiche molto diverse».
«I progetti nazionali – prosegue – riflettono invece una scena artistica vivace, fatta di opere prime, documentari e progetti che testimoniano con grande potenza del rapporto particolare della Svizzera con la propria storia e con il resto del mondo».
Anche il pubblico farà la sua parte. Tra il 5 e il 15 agosto potrà avere accesso a una presentazione dei progetti selezionati sul sito del Festival. Nelle pagine dedicate alla sezione The Films After Tomorrow saranno disponibili le sinossi e alcune immagini dei progetti, così come una presentazione video dei film in lavorazione dai registi. Negli stessi giorni, alcuni dei registi selezionati terranno anche delle masterclass online aperte al pubblico, per raccontare il loro lavoro e riflettere sul cinema che verrà.
Ma non si parlerà solo di futuro perché i cineasti coinvolti si addentreranno anche nel passato del Festival: spetterà a ciascuno di loro, infatti, scegliere un film delle precedenti edizioni di Locarno per comporre la sezione Un viaggio nella storia del Festival. Un percorso di visioni che permetterà a tutti gli spettatori, sempre nel periodo compreso tra il 5 e il 15 agosto, di ripercorrere alcune delle tappe della storia della manifestazione attraverso lo sguardo di coloro che fabbricano il cinema contemporaneo.
I titoli che comporranno la selezione verranno annunciati in luglio mentre i membri delle due giurie di The Films After Tomorrow saranno resi noti nel corso delle prossime settimane.
Alle due giurie ufficiali sarà affiancata la giuria di Cinema & Gioventù che attribuirà ai progetti di The Films After Tomorrow diversi premi, tra cui uno al miglior progetto internazionale, uno al al miglior progetto nazionale e il premio “Ambiente è qualità di vita”.
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