Scuola, il “piano” è già nella bufera
“In merito alla riapertura delle scuole a settembre: le Linee guida saranno portate domani in Conferenza Unificata. Leggo tante interpretazioni, molte sbagliate. Questo aiuta solo ad alimentare la confusione”. Così su Twitter la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina. Ma quello che circola raggoglie già una messe di critiche.
Piano. Il Piano scuola del ministero dell’Istruzione non promette “né una persona né un soldo in più”, ogni scuola deve “fare da sé, con i mezzi propri e quel che offrono i territori e gli Enti locali”. I genitori, gli insegnanti, gli educatori e gli studenti aderenti al Movimento “Priorità alla scuola” bocciano le Linee guida per la ripresa a settembre, anticipate ieri, e ribadiscono che domani saranno in piazza a protestare. Il ministero, spiegano su Facebook, “ripropone tutto quello contro cui lottiamo da fine aprile: turni per tutti; didattica ibrida (DAD e presenza) per tutti gli studenti delle superiori; esternalizzazioni per completare il tempo scuola; classi spezzettate in gruppi, pomposamente chiamati ‘gruppi di apprendimento’; ‘moduli’ di alunni, composti non si sa come ‘dalla stessa o da diverse classi o da diversi anni di corso’; insegnamenti ‘trasversali’ per accorpare materie e risparmiare un po’ di ore di scuola; a scuola il sabato, ma per completare quale orario? Non si sa”. L’altro punto contestato dal Movimento ‘Priorità alla scuola’ è quello dell’autonomia scolastica che “viene comoda quando il governo non si vuole assumere responsabilità. Tutto dipenderà dalle scelte delle singole scuole, senza che siano indicate né condizioni minime né risorse aggiuntive disponibili, con buona pace del diritto allo studio dei bambini e ragazzi. L’intero documento – conclude il Movimento – sottende una visione non unitaria del paese. Secondo questa visione sarà sempre più difficile parlare di una scuola pubblica nazionale”.
Gilda. Inadeguate e pericolose, specchio della solita repubblica delle chiacchiere e delle scartoffie inutili. Così Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, bolla le Linee guida sulla ripresa della scuola in presenza a settembre, la cui bozza è stata resa nota ieri e che oggi pomeriggio verrà illustrata ai sindacati dalla ministra Azzolina nel corso di un incontro. “Il piano elaborato da viale Trastevere – afferma il leader della Gilda – risulta del tutto inadeguato a garantire che il rientro in aula tra due mesi avvenga in sicurezza. Tutte le elucubrazioni sui possibili accorpamenti delle discipline e delle classi e sulla riduzione dell’orario di lezione non cambiano il risultato finale, cioè non evitano l’impoverimento dell’offerta formativa, impedendo, di conseguenza, agli studenti di godere pienamente del diritto all’istruzione”.
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