Due ragazze in monopattino investite in centro a Roma
ROMA Settimo incidente di fila in undici giorni a Roma che vede come protagonista un monopattino. La nuova forma agile di mobilità urbana, che sta conoscendo un vero e proprio boom nelle città italiane (sia come acquisti incentivati dei mezzi che nei vantaggiosi servizi di sharing), sta evidenziando i nodi di una pericolosa e poco regolata coabitazione. Così, dopo gli episodi di investimenti di pedoni – nella centralissima piazza di Spagna – e di rovinose cadute sempre nel cuore di Roma in via del Corso, all’alba di ieri due giovanissime di 21 e 16 anni sono state prese da un’auto in via Acciaioli.
Sbalzate in aria
Le ragazze – violando i regolamenti – viaggiavano in due sullo stesso piccolo mezzo elettrico. Inoltre, secondo i primi accertamenti dei vigili, avrebbero attraversato sulle strisce pedonali con il rosso e senza essere scese dal monopattino. Per fortuna l’auto che le ha travolte, alla cui guida c’era un 34enne, andava abbastanza piano. Così sono state scaraventate a terra, ma non sono in pericolo di vita. Gli agenti del I Gruppo Trevi stanno ancora lavorando per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti.
Pronti tutor sentinelle
Per tentare di limitare gli incidenti, incentivando modalità di utilizzo appropriato dei monopattini, tre operatori dello sharing – Lime, Bird e Dott – a fine mese lanceranno delle iniziative di sensibilizzazione con addetti-sentinelle pronti a supportare la cittadinanza. Avranno anche il compito di prevenire gli atti di vandalismo che già stanno prendendo di mira i mezzi sparsi sulle strade.
Un grande mercato
Per il timore di utilizzare il trasporto pubblico per paura del contagio da Coronavirus, molti stanno usando – troppe volte in modo improprio – questo nuovo mezzo di trasporto. Un mercato fiorente e in assoluta controtendenza rispetto alla fortissima crisi dei consumi di queste settimane. Nelle vendite di monopattini elettrici il primato spetta ad aziende Made in China, con in prima fila Xiaomi, Segway, Hudora, Nilox, Nito e Vivobike. Il 39% del mercato italiano, secondo quanto riferisce Confartigianato, è appannaggio della sola Xiaomi, che opera nel campo dell’elettronica di consumo dal 2010. Mentre i servizi di mobilità condivisa a Roma e Milano sono messi a disposizione prevalentemente da società statunitensi, con alcune europee.
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